Anche la Sicilia sarà protagonista dell’iniziativa a livello nazionale con cui si chiede un miglioramento del testo di legge sul suicidio assistito. Dopo l’evento organizzato al Senato, l’associazione “Luca Coscioni” sarà presente in oltre 200 piazze italiane tra l’8 e il 10 aprile per coinvolgere i cittadini nell’appello al parlamento: calendarizzare immediatamente la discussione sul testo di legge sul suicidio assistito e migliorare l’attuale versione, eliminando ogni discriminazione tra malati. Ai tavoli si raccoglieranno le firme sulle proposte di modifica al testo di legge elaborate dall’associazione Luca Coscioni.

Le piazze siciliane

Per l’esattezza sono quattro le piazze siciliane coinvolte. A Palermo il banchetto sarà allestito sabato 9 aprile dalle 16 alle 19,30 in via generale Magliocco; a Catania sempre sabato dalle 10 alle 18 appuntamento in piazza Vittorio Emanuele e la domenica seguente dalle 18 alle 18 in via Etnea. Infine protagonista anche Modica con la sua piazza Mediterraneo il sabato dalle 12 alle 18.

Quali modifiche da proporre

Si firmerà per chiedere le seguenti modifiche all’attuale testo di legge:  l’eliminazione della presenza contestuale di sofferenze fisiche e psicologiche, che discriminerebbe i malati con “solo” sofferenze fisiche o “solo” psicologiche come previsto dalla sentenza 242 della Corte costituzionale, sempre comunque afferenti ad una condizione di malattia irreversibile diagnosticata; l’eliminazione del requisito di dipendenza da trattamenti di sostegno vitale per poter accedere al suicidio assistito, che di fatto escluderebbe per esempio pazienti oncologici o affetti da malattie neurodegenerative; infine l’estensione della possibilità di accedere al suicidio assistito anche alle persone malate che non sono in grado, a causa della propria patologia, di autosomministrarsi il farmaco letale.

Testo da “calendarizzare subito”

“Bisogna calendarizzare subito la legge al Senato – hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario nazionale e tesoriere dell’associazione ‘Luca Coscioni’ -, altrimenti, con la bocciatura del referendum, la legislatura rischia di concludersi nel totale immobilismo dei partiti e del parlamento su questa vera e propria urgenza sociale. La versione attuale del testo approvato alla Camera dei deputati non è sufficiente per conquistare una legge che non discrimini tra le persone malate e che rispetti ciò che chiedevamo con il milione e duecentomila firme raccolte la scorsa estate con il referendum ‘Eutanasia Legale’. Per proporre miglioramenti è fondamentale che il Senato riprenda la discussione il prima possibile affinché si riesca ad arrivare ad un’approvazione definitiva della legge prima della fine della legislatura”.

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