Sentiamo troppo spesso parlare di malasanità. Oggi vogliamo raccontarvi una storia diversa, prendendo spunto dalla lettera di ringraziamento che ha scritto Giuseppe Cusimano, il figlio di un uomo curato al Policlinico di Palermo.

Ecco cosa scrive:

“Spesso capita di incontrare degli angeli e non ce ne accorgiamo ,forse perché li immaginiamo con le grandi ali bianche e circondati da una luce bianca. Io ho incontrato un angelo che non aveva le ali ma una casacca color bordò e invece della luce aveva una cuffietta per tenere coperti i capelli. Non conosco il suo nome, è un medico tirocinante del Policlinico di Palermo, ma mi piacerebbe potervi stringere la mano e ringraziarla per il gesto che ha compiuto salvando la vita a mio padre.

Qualche settimana fa, durante una coronoscopia, ormai giunta alla fine, mio padre è stato colto da infarto. E’ stata necessaria contestualmente la resecazione dell’aorta, a quel punto lei è intervenuta come medico anestesista e quando, arrivata l’ambulanza per trasferirlo dalla sala operatoria di emodinamica cardiaca alla sala operatoria di cardiochirurgia gli operatori si sono accorti che il mezzo non era dotato di bombola dell’ossigeno, invece di stare a perdere tempo e cercarne una sostitutiva, è prontamente salita sulla barella accompagnandolo fin dentro la Sala operatoria col pallone Ambu, un gesto che gli ha salvato letteralmente la vita.

Per questo voglio esprimere un ringraziamento speciale a tutto il reparto di cardiologia ed emodinamica del professore Novo e tutta la sua équipe il dottore Andolina, e il dottore Evola che si è subito accorto di ciò che stava accadendo mettendo da subito in allarme il cardiochirurgo . Un altro ringraziamento va al reparto di cardiochirurgia del professore Argano e tutta la sua équipe e in particolare il dottore Torre che ha eseguito un intervento di by pass aorto coronarico in un cuore con infarto in corso, con grande professionalità. Per ultimo ma solo cronologicamente parlando un abbraccio va a tutta l’unità operativa di cardio anestesia e terapia intensiva cardio toracico vascolare della professoressa Palmieri e a tutti i rianimatori dottoressa re e la dottoressa Giardina il dottore Damiani e mi scuso con tutti quelli che non ho menzionato ma solo perché non conosco i nomi, ma anche a tutti gli infermieri che si prendono cura dei nostri familiari in condizioni critiche con grande responsabilità e professionalità due tra tutti Annamaria e Luciano che, anche quando il mondo sembra crollarti addosso riescono a strapparti un sorriso. Grazie grazie grazie”.