“Cuffaro secondo i grillini non deve varcare la soglia di Palazzo dei Normanni per parlare ad un convegno sulle carceri. Salvini però può varcare la soglia del Viminale, entrare nella sua stanza e girare in diretta Fb un video contro le istituzioni democratiche insultando la magistratura, dopo aver sequestrato un intero equipaggio della guardia costiera.
Come al solito, giustizialisti e garantisti a corrente alternata”. Lo ha detto il senatore del Pd, Davide Faraone in una diretta Facebook a proposito di un convegno sulle carceri che si terrà a Palazzo dei Normanni giovedì 13 settembre e al quale interverrà Totò Cuffaro.
“Giustizialisti con Cuffaro, reo di voler parlare dei figli dei detenuti a Palazzo dei Normanni, garantisti con Salvini che attacca ferocemente la magistratura siciliana, i giudici Lo Voi e Patronaggio, colpevoli di averlo indagato”, ha aggiunto Faraone.

“Caro Cancelleri – ha sottolineato il senatore del Pd – fa figo attaccare un ex potente che cerca soltanto di ricostruirsi una vita, brucia però il sedere attaccare un potente alleato, forte nei sondaggi, che può farvi perdere le poltrone se decidesse di staccare la spina al governo Conte. Due domande faccio ai grillini: una persona che ha scontato la sua pena in carcere, che ha rispettato la sentenza senza mai proferire una parola fuori posto contro la magistratura, ha il diritto di continuare a vivere e a pensare una volta uscito dal carcere o deve seppellirsi vivo da qualche parte? Il ministro degli Interni che sbraita contro la sentenza sui 49 milioni sottratti dalla Lega Nord alla collettività, che afferma di essere stato votato, quindi non può essere indagato, può ricoprire un ruolo di governo, può rappresentare le istituzioni democratiche? Naturalmente non mi aspetto alcuna risposta da un partito di bugiardi seriali e incoerenti su tutto”.

Durante la diretta Facebook, Faraone ha anche annunciato la sua iscrizione ai Radicali. “Mi sono iscritto ai Radicali – ha concluso – Cancelleri, i 5 stelle, non sanno in che condizioni pietose vivono i detenuti e nemmeno gli interessa saperlo, chi ha sbagliato deve marcire in galera e basta, questo vuole la folla urlante con la bava alla bocca e questo bisogna dargli. Come scrive Sebastiano Messina, ‘la politica sostituita con la vendetta sociale’”.