E’ uno dei palazzi storici di maggior pregio della città di Palermo. per anni ha ospitato gli uffici delle Finanze siciliane. Sorge di fronte piazza marina in pieno centro storico ma ormai è nel degrado tanto da essere finito perfino sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria proprio a causa del degrado.

L’Ex palazzo delle Finanze di Palermo finalmente potrebbe essere trasferito alla Regione. Roma batte finalmente un colpo. Non c’è ancora l’atteso decreto di cessione, invocato dal M5S, ma dopo anni di silenzio qualcosa finalmente si muove nelle stanze dei bottoni della capitale. Ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianclaudio Bressa, in risposta ad una interrogazione a Montecitorio della deputata Chiara Di Benedetto, ha assicurato interventi perché la questione dei trasferimenti al demanio siciliano di beni immobili (sono 86 del cosiddetto secondo elenco) venga avviata in istruttoria.

Tra questi l’immobile di corso Vittorio Emanuele, colpevolmente abbandonato all’incuria e alla mercé dei vandali e dei ladri che recentemente hanno asportato due pregiate inferriate in ghisa.

“Contemporaneamente – ha detto Bressa – sono stati interessati i competenti uffici della Regione per una stima degli oneri necessari al restauro e al risanamento dell’immobile ai fini della destinazione dello stesso a scopi istituzionali, nonché per avviare un’indagine preliminare atta a reperire risorse nei cosiddetti fondi extraregionali, delibere Cipe e fondi europei, necessari a far fronte alle spese di recupero”.

“Prendiamo atto dell’impegno – afferma Chiara Di Benedetto – ma non possiamo non rilevare che sono notevoli le responsabilità del governo, che finora ha permesso che un palazzo ottocentesco di enorme pregio storico-culturale come quello in questione e simbolo per la città, sia stato colpevolmente abbandonato per anni al degrado e all’incuria. Sia chiaro, noi non molliamo la presa. Il nostro pressing sarà asfissiante fino a quando il decreto di trasferimento non sarà firmato”.

Per cercare di portare il prestigioso palazzo sotto le ali di mamma Regione, il Movimento 5stelle da anni ha scatenato una tempesta di atti parlamentari sull’asse Roma-Palermo, producendo interrogazioni, mozioni, interpellanze e risoluzioni all’Ars e alla Camera.

“Praticamente- dice la parlamentare regionale Claudia La Rocca – qui in Regione ho presentato di tutto, una mozione, una interrogazione, una risoluzione ed una interpellanza, pur di scrivere al più presto possibile la parola fine a questa sconcertante vicenda”.

Una volta trasferito alla Regione e adeguatamente ristrutturato, il palazzo di corso Vittorio Emanuele, dovrebbe essere destinato alle due sedi della Corte dei Conti, con un risparmio sugli affitti dei locali attualmente destinati ai magistrati contabili di circa 1 milione e 700mila euro annui”.
Il decreto atteso da Roma dovrebbe portare nella disponibilità della Regione altri immobili di pregio.
“Un’operazione – afferma Chiara Di Benedetto – che rappresenterebbe un’immediata soluzione alternativa agli onerosi affitti che attualmente si pagano per ospitare uffici e un’occasione unica di aprire alcuni di questi immobili, che hanno un particolare valore storico-culturale, ai cittadini e ai turisti”.

“So – aggiunge La Rocca – che in Sicilia sembra quasi normale lasciare gli edifici nel totale degrado – ma ci sembra il minimo provare ad invertire questa tendenza. L’ex Palazzo delle Finanze è stato dichiarato nel 2011 immobile d’interesse culturale, ma è fortemente in pericolo se è vero, come è vero, che è addirittura a rischio crollo, come si evince dalla relazione tecnica di un sopralluogo avvenuto nel 2009, dal quale è emerso che possono verificarsi fenomeni di liquefazione del sottosuolo”