Via libera ai risarcimenti da parte dell’Eni per i pescatori siciliani danneggiati dall’ estrazioni di gas del Canale di Sicilia. In particolare si tratta dei lavori del progetto di estrazione nel giacimento Argo-Cassiopea. È il risultato dell’intesa raggiunta oggi, nella sede dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea. Il sigillo tra Eni e le marinerie di Licata, Gela e Porto Empedocle, interessate dal progetto Cassiopea.

Si chiude una vertenza

“L’accordo chiude una vertenza difficile e segna un punto di svolta per un comparto che rischiava di pagare un prezzo pesantissimo – dichiara il vicepresidente della Regione Siciliana e assessore alla Pesca mediterranea, Luca Sammartino -. Ci siamo impegnati per raggiungere un accordo soddisfacente per tutte le parti, dimostrando che non esistono contrapposizioni irrisolvibili, se si opera con spirito costruttivo, pazienza e perseveranza. Senza promettere soluzioni immediate, perché nessuno possiede la bacchetta magica, ma lavorando in maniera serie e trasparente su soluzioni sostenibili. L’intesa sulle compensazioni, che Eni si è impegnata a riconoscere ai pescatori per le notevoli limitazioni alla pesca causate dai lavori di posa dei gasdotti che serviranno a collegare i giacimenti Argo e Cassiopea nel Canale di Sicilia, contempera la necessità di ristorare un comparto produttivo di lunga tradizione”.

Considerate tutte le necessità

Parliamo anche di un settore che ha un peso economico rilevante nel contesto regionale. Con le altrettanto importanti necessità di approvvigionamento energetico nazionale. “Ringrazio il dipartimento Pesca – aggiunge Sammartino – per aver lavorato intensamente alla definizione dell’intesa. Ma anche l’Eni e i nostri pescatori che, pur tra mille difficoltà e nonostante il quadro economico in cui operano sia tra i più difficili, hanno reso possibile superare le criticità. Problemi che interessavano un’attività produttiva che rappresenta l’anima tradizionale ed economica della nostra Regione. Oggi è un giorno importante per le comunità di Licata, Gela e Porto Empedocle, per il risultato conseguito soprattutto grazie all’ascolto, al confronto, al dialogo”.

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