Una intera giornata dedicata al contrasto della contraffazione alimentare, alla sicurezza dei consumatori e, perchè no, al gusto. Dalle 9,30 del mattino di domani sabato 21 luglio fino a sera nella piazza di Mondello si confronteranno esperti del settore, chef, amministratori locali e attivisti della Difesa dei consumatori per promuovere la sicurezza dei cibi e dare indicazioni ai consumatori sul come difendersi dalle contraffazioni, come riconoscere i prodotti da evitare ed acquistare in sicurezza.

Si comincia alle 9,30 con l’inaugurazione della ‘Cittadella del buon cibo’ e si proseguirà alla presenza del vice sindaco Sergio Marino, del presidente della circoscrizione Giuseppe Fiore, del Presidente regionale di U.Di.Con. Pietro Feroce.

Per tutto il giorno l’U.Di.Con sarà a disposizione dei cittadini per informare e conoscere. Sono previsti gli interventi della biotecnologa Irene Polizzotto, del dirigente dell’area 5 dell’assessorato regionale Agricoltura Pietro Miosi, dello Chef Natale Giunta.

Nel pomeriggio, a partire dalle 18, si terrà anche una tavola rotonda su ‘Dieta Mediterranea… più che una dieta’ moderata da Pietro Alongi, componente del direttivo nazionale U.Di.Con

Durante tutta la giornata prevista la presenza di capitan U.Di.Con, il personaggio che può essere contattato dai consumatori perché giunga il loro difesa in ogni occasione.

“La contraffazione alimentare e l’utilizzo di sostanze nocive rendono il tema della sicurezza alimentare quanto mai attuale – dice il presidente nazionale U.Di.Con Denis Nesci – in questa ottica sono fondamentali le iniziative che hanno come principale scopo quello di orientare i consumatori verso un acquisto consapevole”.

“In questa prima giornata informativa – dice il presidente regionale U.Di.Con Pietro Feroce – l’obiettivo è quello di “fare cultura dell’alimentazione” attraverso un impatto comunicazionale che faccia rete tra pubblico e privato, tra istituzioni, aziende e consumatori. U.Di.Con è in prima linea nella costruzione di politiche di massima informazione e trasparenza soprattutto riguardo il tema della contraffazione delle etichette e dell’utilizzo di pesticidi in agricoltura, come il glifosfato, riconosciuto dall’ARC potenzialmente cancerogeno per l’uomo”