Nel giorno in cui la legge “Piano degli interventi urgenti in materia di prevenzione e lotta all’AIDS” compie trent’anni, la nostra Regione si attesta tra le più all’avanguardia nella lotta alla malattia, avendo già recepito – con il Decreto dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, già lo scorso 16 gennaio 2020 l’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano contestualmente, costituito la commissione regionale AIDS.

Quest’ultima è volta a dare attuazione al suddetto Piano, interfacciandosi con la Commissione nazionale, proprio nella ratio di procedere alla revisione migliorativa della legge n. 135/90, i cui scopi di assistenza, definizione e realizzazione di una rete di interventi e formazione in larga misura sono stati realizzati.

Il compito principale della Commissione Regionale e’ quello di delineare e realizzare progetti finalizzati alla definizione di modelli di intervento per ridurre il numero delle nuove infezioni; facilitare l’accesso al test e l’emersione del sommerso; garantire equità di accesso alle cure; favorire il mantenimento in cura dei pazienti diagnosticati e in trattamento; migliorare lo stato di salute e di benessere delle persone PLWHA (persone che vivono con HIV- AIDS); tutelare i diritti sociali e lavorativi delle persone PLWHA; promuovere la lotta allo stigma; promuovere l’enpowerment e il coinvolgimento attivo delle popolazioni chiave (indicate dal PNAIDS in: MSM, ovvero uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini; persone che utilizzano sostanze, detenuti, lavoratori e lavoratrici del sesso “ Sex Workes”, persone transgender; persone che afferiscono ai centri IST).

Con la ricostituzione della commissione, dunque, la nostra Regione sancisce un passo ulteriore fortemente strategico nella ridefinizione del percorso istituzionale/ normativo per la lotta all’HIV, individuata tra gli ambiti di intervento prioritari, già con il piano Nazionale AIDS 2017- 2019.

Quest’ultimo, proprio a distanza di diversi anni, dalla Legge 135/90 ha, infatti, disegnato nuove strategie d’intervento, tenuto conto dello stato attuale dell’epidemia e della valutazione dei risultati conseguiti e ha delineato il miglior percorso possibile per conseguire gli obiettivi indicati come urgenti dalle agenzie internazionali (ECDC, UNAIDS OMS) rendendoli praticabili per la Nazione e per migliorare la qualità di vita delle persone affette da HIV. In particolare, il PNAIDS focalizza l’attenzione contro la stigmatizzazione, la prevenzione altamente efficace basata su evidenze scientifiche, campagne di informazione, la comunicazione soprattutto al mondo giovanile, ancora scarsamente consapevole in ambito di rischio di trasmissione delle MST (Malattie Sessualmente Trasmissibili, tra cui HIV/AIDS) e impiego degli strumenti di prevenzione e interventi finalizzati alla modifiche di comportamento, che si estendono all’uso delle terapie ARV (farmaci antiretrovirali), come prevenzione TasP (Trattamento come prevenzione) con conseguente ricaduta sulla riduzione delle nuove infezioni ed il rispetto dei diritti delle popolazioni maggiormente esposte all’HIV.

L’Assessore per la Salute, Ruggero Razza, in linea con le indicazioni del legislatore nazionale, in precedenza, aveva già (con nota prot. n. 89037 del 4 dicembre 2018) ottemperato al passaggio propedeutico, designando il componente del Gruppo di lavoro nazionale per l’attuazione del PNAIDS in rappresentanza della Regione siciliana, nella persona del prof. Giuseppe Nunnari (ordinario di Malattie Infettive dell’Università di Messina).

La commissione regionale Sicilia AIDS è così composta: dirigente pro-tempore del servizio “Programmazione ospedaliera” presso il Dipartimento per la pianificazione strategica; dirigente pro-tempore del servizio “Farmaceutica” presso il Dipartimento per la pianificazione strategica; dirigente pro-tempore del servizio “Programmazione territoriale” del Dipartimento per la pianificazione strategica; dirigente pro-tempore dell’area interdipartimentale “Formazione e comunicazione” presso il Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico”; dirigente pro-tempore del servizio “Promozione della salute” del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico”; dirigente pro-tempore del servizio “Osservatorio epidemiologico” del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico”; prof. Giuseppe Nunnari, direttore dell’UOC di malattie infettive dell’AOU Policlinico G. Martino di Messina; dr. Antonio Davì, presidente regionale della SIMIT in rappresentanza degli infettivologi; prof.ssa Anna Giammanco, microbiologo, Università degli Studi di Palermo; dr.ssa Annamaria Maggio, A.S.P. Palermo, con competenza in HIV/AIDS; avv. Luigi Miceli, esperto di sanità penitenziaria; dr. Giampaolo Spinnato, psichiatra A.S.P. Palermo, esperto di dipendenze; dr. Mario Cascio, rappresentante designato da NPS Italia; sig. Giuseppe Fusari, rappresentante designato da CNCA; sig. Rosario Duca, rappresentante designato da Arcigay; un rappresentante designato da LILA; (in attesa di designazione); un rappresentante designato da CRI; un rappresentante designato da ANLAIDS; un rappresentante designato da Caritas Italiana; un rappresentante designato dall’Ufficio scolastico regionale; dr.ssa Maria Grazia Elfio, esperto di comunicazione.

Il supporto amministrativo ai lavori della Commissione sarà fornito dal servizio 4 dell’assessorato regione siciliana: “Programmazione ospedaliera” del Dipartimento pianificazione strategica.