La campagna anticaporalato della Regione Siciliana protagonista di una giornata del Festival delle Letteratura migranti. Giovedì 13 ottobre al Cinema De Seta, Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili, 4) a Palermo, all’interno del Festival delle Letterature migranti, l’Ufficio speciale Immigrazione incontra le scuole.
Dopo i saluti istituzionali, interverrà Michela Bongiorno, dirigente dell’Ufficio speciale Immigrazione, che presenterà la campagna regionale di informazione e sensibilizzazione contro lo sfruttamento dei lavoratori stranieri in agricoltura “Diritti negli occhi”, con il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole secondarie della provincia di Palermo.
Gli appuntamenti
Si entra nel vivo del fenomeno del caporalato con la giornalista del Sole24Ore Valentina Furlanetto, autrice di “Noi schiavisti” (Laterza). Seguirà la proiezione dei video selezionati nell’ambito della prima e seconda edizione del contest “Oltre il ghetto. Storie di libertà” di Su.Pr.Eme. Italia: “BarConi. Processi rigenerativi nel quartiere Ballarò” e “Non basta una vita per imparare. La storia di Batch”.
Il programma mattutino alterna ai momenti di sensibilizzazione le testimonianze dei lavoratori e dei mediatori culturali, attraverso interviste e video che raccontano le attività svolte sui territori. Modererà gli interventi il giornalista Davide Camarrone, direttore artistico del Festival delle Letterature migranti.
Infine, lo spettacolo narrativo di Salvo Piparo accompagnato musicalmente da Michele Piccione “I Cunti del Caporalato”, ispirato alle storie realmente vissute da ragazzi migranti sopravvissuti al viaggio migratorio, che oggi risiedono e lavorano legalmente nelle regioni del Sud.
Caporalato “un vero dramma per l’Italia
“Siamo in presenza di un vero e proprio dramma che non si può consumare in un Paese civile quale l’Italia. Si tratta di sfruttamento di manodopera che coinvolge dipendenti di nazionalità cinese, costretti a lavorare 7 giorni su 7, senza riposo o pause, con turni dalle 10 alle 15 ore. I lavoratori, inoltre, erano costretti a vivere all’interno delle fabbriche in condizioni di igiene e di sicurezza precarie, con retribuzioni al di sotto dei contratti collettivi nazionali. Sono episodi gravissimi che non si devono più ripetere, per cui chiediamo maggiori controlli e ispezioni da parte degli organi competenti a tutela di tutti i lavoratori. Il caporalato è un fenomeno che va combattuto con tutti i mezzi rafforzando la cooperazione tra le forze dell’ordine, i sindacati, gli organi ispettivi, i lavoratori stessi e le parti datoriali”.
Lo ha detto Paolo Capone, segretario Generale dell’Ugl, in seguito alle misure cautelari disposte dalla Guardia di Finanza di Pavia e della Compagnia di Vigevano nei confronti di tre amministratori di altrettante ditte individuali nel settore calzaturiero in Lomellina, accusati di intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera.
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