“Siamo orgogliosi di poter dare il benvenuto nella nostra organizzazione a Luca Crimi, sindacalista di grande esperienza e riconosciute capacità: il nostro sindacato rafforza così il suo radicamento in Sicilia, anche sul versante orientale, confermandosi una realtà in crescita e sempre più attrattiva”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto, commentando l’ingresso di Luca Crimi nella segreteria regionale del Siad-Csa-Cisal, il sindacato autonomo dei dipendenti.

“Contributo Crimi determinante per difesa lavoratori”

“Siamo la quarta forza sindacale alla Regione e la prima in numerosissimi enti locali come il Comune di Palermo – continuano Badagliacca e Lo Curto – un sindacato premiato alle ultime Rsu e radicato tanto nel pubblico quanto nel privato, una realtà capace di coniugare lo spirito dell’autonomia con l’organizzazione della confederazione; un binomio vincente, come confermano le adesioni in continua crescita. Siamo convinti che il contributo di Crimi potrà essere determinante nella difesa dei lavoratori e nella lotta per i loro diritti”.

Crimi “Un ritorno a casa”

“Sono contento di questa nuova esperienza che pone al centro l’interesse dei lavoratori – dice Crimi – Ho iniziato il mio percorso proprio nel Csa, quindi per me si tratta di un ritorno a casa. Fra gli obiettivi che ci siamo prefissati anche la riclassificazione e riqualificazione dei dipendenti regionali e il rilancio del Corpo Forestale”.

Ad inizio gennaio vertice Regione-sindacati sulle urgenze

Sindacati di categoria ed assessore regionale alla Funzione Pubblica ad inizio gennaio si sono dati appuntamento nei locali di viale Della Regione Siciliana. Un vertice per discutere delle urgenze del comparto quali il rinnovo del contratto, il recupero del gap dovuto all’inflazione, le coperture finanziarie per il ristoro e per la vacanza contrattuale ed il salario accessorio per la riclassificazione. Ma è stato chiesto anche il riordino della pubblica amministrazione.

Per queste ragioni le sigle hanno presentato una serie di richieste all’assessore. Chiedono che in legge di stabilità siano stanziate le risorse per l’emolumento accessorio una tantum (pari all’1,5 per cento del salario) così da recuperare il gap dovuto all’inflazione, che ci siano le coperture per il ristoro per la vacanza contrattuale nonché per il salario accessorio e la riclassificazione. “Sono tutte somme che spettano di diritto ai lavoratori – spiegano i sindacalisti – e che pure, in alcuni casi, la Regione tarda a stanziare da oltre un anno. Per fare tutto ciò servono le leggi – aggiungono – e serve che presto si arrivi al rinnovo dei vertici dell’Aran Sicilia”.

La revisione dell’accordo Stato-Regione per sbloccare assunzioni

Accanto ai temi più impellenti ci sono poi le richieste di riforma. A partire dalla revisione dell’accordo Stato-Regione che blocca le assunzioni “portando alla desertificazione l’amministrazione”. “Occorre riformare la dirigenza”, proseguono poi i sindacati aggiungendo: “Abbiamo chiesto un atto di indirizzo immediato per la nuova pesatura differenziata delle strutture intermedie e di massima dimensione così da premiare il merito e chi si fa carico delle strutture regionali con maggiori responsabilità”.

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