“Areu Sicilia? No, grazie, la commissione Salute stoppi questa folle ipotesi. Errori nei conteggi Covid? La prova della gestione fallimentare della pandemia”.
Lo dicono i deputati M5S della commissione Salute dell’Ars, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa Francesco Capello e Antonio De Luca, intervenendo su due dei temi sanitari più caldi del momento.
“In commissione – dice Giorgio Pasqua – noi del M5S stiamo conducendo da molti mesi una dura battaglia contro il teorema che il modello lombardo sul campo della emergenza-urgenza porterebbe risultati positivi al sistema sanitario della Regione Siciliana che, invece, si basa sul sistema del SEUS 118, sulle sue 4 centrali operative e sulle migliaia di professionalità acquisite nel corso di tanti anni al servizio dei pazienti siciliani. Sin dalle prime battute, infatti, non sono mancati gli scontri in commissione anche piuttosto pesanti tra il M5S e il governo”.
“Se è vero – continua Pasqua – che il sistema dell’emergenza-urgenza siciliano presenta numerose criticità, si lavori allora per fare funzionare bene ciò che già esiste, anziché azzerare quanto di buono fatto sino a questo momento. Non è con la costituzione di una decima azienda sanitaria che si risolvono i problemi del sovraffollamento dei pronto soccorso o della mancanza di organico medico ed infermieristico in queste strutture, non è attraverso l’istituzione di una nuova azienda che si favorirebbe un migliore coordinamento tra PTE, guardie mediche e pronto soccorso. Sarebbe gravissimo se questa proposta di riforma fosse dettata da ragioni ed impegni politici assunti da questo governo fuori dall’isola”.
I quattro deputati 5 stelle intervengono anche sulla vicenda dei calcoli errati sul numero dei pazienti affetti da Covid.
“È – dicono – l’ennesima prova del fallimento nella gestione della pandemia del governo Musumeci. Si è voluto giustificare qualcosa in nome dell’emergenza sanitaria? Chiederemo in commissione un approfondimento su questo tema direttamente a chi ha avuto ruoli di responsabilità e sulla catena di comando. Ci chiediamo se tali errori siano da imputare anche a chi è stato nominato da Musumeci quale commissario straordinario per l’emergenza”.
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