È una storia che fa riflettere, che ci mette tutti sullo stesso piano. Una storia di solidarietà e amore. In una città – Palermo – scossa da tante emergenze (rifiuti, sepolture, conti in rosso, solo per citarne alcune) anche il Covid ha scosso molti quartieri e famiglie. Alcune rimaste sole per arginare il contagio che in Sicilia registra l’avvio della quarta ondata, col rischio della “zona gialla“. E dal Capoluogo siciliano arriva una storia particolare.

La storia della mamma col Covid

Una donna di meno di 50 anni ha contratto il virus in una forma medio-grava: ha dei sintomi e non sta bene. A casa con lei solo i suoi bambini piccoli. Passano i giorni e la sua situazione peggiora, tanto da render necessario l’intervento di un’ambulanza che la porta in ospedale. Le riscontrano una polmonite da Covid, al 70%. Così ieri la ricoverano nell’Unità di terapia intensiva respiratoria dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, diretta dal dottore Giuseppe Arcoleo.

Anche i figli piccoli risultano positivi

I bambini rimasti soli risultano anche loro positivi al Covid-19, ma asintomatici. Che fare dunque? Intervengono i ragazzi della Fiera del Mediterraneo, guidati dal commissario per l’emergenza Renato Costa. Decidono di salire in macchina, completamente bardati con tutto  l’equipaggiamento necessario, prendono i piccoli e li accompagnano al ‘Cervello’, per ritrovare la mamma.

La macchina della solidarietà

All’Utir (Unità di Terapia intensiva respiratoria) si mette in moto la macchina della solidarietà. La signora viene assistita insieme ai suoi figli, in una stanza a parte. I medici hanno ritenuto opportuno adottare questa soluzione per non separare i bambini dalla loro mamma. E qualcuno ha deciso autonomamente di regalare dei giocattoli ai bambini. Un modo per farli sorridere e farli sentire meno soli.

La madre stringe i denti e nel letto dell’ospedale lotta ancora contro questo virus disgraziato, che non fa distinzioni di razza, religione, età, sesso e ceto sociale. Colpisce tutti: ricchi e poveri, bambini e adulti, senza alcuna distinzione.

Piccole storie di lotta quotidiana contro una pandemia mondiale.

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