Da una mozione di sfiducia quasi in porto ad una maggioranza solida che sa molto di clamoroso ribaltone. Potrebbe apparire uno scenario assolutamente impossibile eppure a Borgetto la politica dimostrato di essere in grado di superare ogni più impensabile fervida fantasia. Il sindaco Luigi Garofalo, che continua a far squillare il suo telefono negandosi a dichiarazioni ufficiali, nel nominare la sua nuova giunta ha davvero dato un clamoroso colpo di scena. Infatti nell’esecutivo sui 4 componenti ben due sono del Movimento 5 Stelle. Proprio quel partito che lo aveva strenuamente osteggiato sino a qualche giorno fa e che ne voleva la “testa”, politicamente parlando.
I nomi dei grillini
A comparire un po’ a sorpresa sono i nomi di Anna Maria Caruso, attuale capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, e Sonia Schirò, regolarmente iscritta nella piattaforma grillina. Il Movimento 5 Stelle era stato tra i firmatari a fine gennaio scorso della mozione di sfiducia che sembrava cosa fatta perché bastavano solo 8 voti e le firme in calce al documento erano ben 9. Poi al momento del voto il fronte si è rotto, ma i grillini furono coloro i quali continuarono a insistere nel votare la sfiducia addirittura anche se i numeri per farla passare non c’erano più. “Cosa è cambiato? Il fatto che il sindaco ha dimostrato di voler davvero cambiare rotta in questi ultimi due anni di legislatura – afferma la Caruso -. Noi siamo fermamente convinti che s può cambiare”. Da evidenziare che pochi giorni fa il M5S aveva suggellato un accordo di fine legislatura col Pd, che almeno ufficialmente non si è mostrato tenero col sindaco: “Con loro non è cambiato nulla, il patto resta in piedi” precisa la Caruso.
Gli altri nomi e le deleghe
La Caruso ha avuto le deleghe ai Lavori pubblici, Beni confiscati, Agricoltura, Verde pubblico, Arredo urbano, Sport, Turismo e spettacolo, Rapporti con le associazioni. La Schirò invece Servizi sociali, Pari opportunità, Politiche giovanili, Biblioteca, Pubblica istruzione. Gli altri due assessori sarebbero stati nominati in “quota sindaco”: si tratta dell’ex funzionario del Comune borgettano Nunzio Roberto Oliveri che ha avuto Sanità e igiene ambientale, Protezione civile, Servizio idrico e depuratore, Urbanistica, Territorio e ambiente, Enti partecipati , Rapporti con organi istituzionali esterni; e poi dell’ex assessore Gioacchino Polizzi a cui vanno invece Servizi e infrastrutture cimiteriali, Polizia municipale, Lavoro e Formazione professionale, Reti (Pubblica Illuminazione, Gas e Fibra Ottica) e Attività produttive.
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