- Strade allagate in città ed in provincia
- A Termini Imerese intervengono i sommozzatori
- Gravi disagi alla circolazione a Palermo
Temporali e disagi a Palermo ed in provincia. Puntuali, infatti, si manifestano le problematiche di sempre: strade allagate e trasformate in fiumi con circolazione veicolare a rilento nelle zone più trafficate. Tante la chiamate alla sala operativa dei vigili del fuoco di Palermo.
Gravi disagi alla circolazione
La pioggia che si è abbattuta in città sta provocando disagi alla circolazione. Disagi in viale Regione Siciliana, a Mondello e all’ingresso di Palermo per chi proveniva da Catania. Nella zona dello svincolo per l’ospedale Cervello, una parte della carreggiata è rimasta completamente allagata e gli automobilisti, come si vede dalle immagini, sono stati costretti a camminare a passo d’uomo percorrendo soltanto la corsia di destra.
Lo svincolo per recarsi all’ospedale Cervello non era percorribile a causa dell’acqua alta. Acqua alta in via Ugo La Malfa con auto rimaste impantanate. Così anche in viale Regione Siciliana. L’acquazzone si è abbattuto soprattutto nella parte occidentale del capoluogo.
Paura a Termini Imerese
A Termini Imerese, investita da un nubifragio, sono entrati in azione due squadre di sommozzatori che sono intervenute per liberare le persone all’interno di autovetture.
Grandine a Trabia
Anche Trabia, vicino a Palermo, ci sono diversi disagi. La grandine ha colpito la zona.
A Palermo strade trasformate in fiumi
Viale Resurrezione ma anche diverse vie cittadine sono trasformate in fiumi dalle violenti piogge. Anche via Castelforte è allagata a causa delle forti piogge che si sono abbattute soprattutto in periferia.
In via Brunelleschi i rifiuti ingombranti galleggiano
Acqua “alta” anche in viale Regione, via Ugo La Malfa e via Brunelleschi. In quest’ultima zona, i rifiuti ingombranti galleggiano e rendono ancora più difficoltoso e pericoloso il transito delle vetture.
“Quaranta minuti di pioggia intensa hanno messo in ginocchio mezza Palermo. É normale? Le strade si sono allagate non soltanto – e non tanto – per le precipitazioni. Bastava essere sul posto per rendersi conto che sono i cosiddetti tombini a non reggere più la pressione dell’acqua piovana. Ed allora, che fare? Di sicuro, vanno accertate le responsabilità. E chi amministra la città dovrebbe come minimo chiedere scusa per i disagi arrecati”.
Pezzo in aggiornamento
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