Esondazioni, blackout, smottamenti. Disagi ovunque. Il maltempo che imperversa sulla Sicilia, con particolare intensità sulla zona sudorientale ed orientale, continua a creare serie difficoltà con strade chiuse, allagamenti il tutto sotto condizioni meteo difficili a causa delle abbondanti piogge e del fortissimo vento.

Ed i sindaci di alcuni Comuni cominciano oltre a far la conta dei danni (sempre più diffusi) ed a chiedere aiuti auspicando anche l’intervento della Regione con lo stato di calamità.

Lipari chiederà alla Regione lo stato di calamità

L’amministrazione comunale di Lipari, ad esempio, chiederà alla Regione la dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito delle violente mareggiate che stanno investendo le sei isole facenti parte del Comune. Sono, infatti, gravissimi i danni a tutte le strutture (Ginostra esclusa) e agli arredi portuali: in taluni casi i danni rischiano di compromettere, una volta che riprenderanno i collegamenti marittimi, le operazioni di approdo e, di conseguenza, la movimentazione di persone e mezzi.

Questo quanto è emerso dalla riunione del Coc (Centro operativo comunale), di questa mattina, e da un sopralluogo effettuato nei porti. Una quantificazione in termini economici sarà, comunque, possibile, solo quando si saranno ripristinate le normali condizioni meteo. Oltre ai danni nei porti ci sono anche quelli alla viabilità, in molte aree compromessa.

Pesantissima la situazione nella frazione di Canneto dove i marosi, invadendo il lungomare, hanno danneggiato la sede stradale, in atto chiusa al transito, e smantellato larga parte della pavimentazione del marciapiede. Per ripristinare un minimo di agibilità stanno intervenendo la Protezione civile e una ditta privata incaricata dall’amministrazione.

Danneggiati scali aliscafi a Lipari e Vulcano

Il maltempo sta causando danni agli approdi delle isole Eolie che potranno essere valutati solo nei prossimi giorni. A Vulcano le mareggiate hanno reso inagibile l’approdo riservato agli aliscafi; di conseguenza l’isola, per quando riguarda i mezzi veloci, sarà raggiunta solo dal catamarano.

A Lipari, per via dei danni al pontile a giorno, gli aliscafi attraccheranno nello scalo alternativo di Punta Scaliddi, da condividere con le navi di linea. Timori anche per la piena agilità degli altri scali interessati dalle violente mareggiate di questi giorni e che, da una prima ricognizione, sembrano aver riportato danni sia nelle aree di approdo che nell’arredo portuale: la reale portata si potrà verificare solo con il miglioramento delle condizioni meteo.

L’amministrazione comunale di Lipari, una volta completati i sopralluoghi, anche nelle strade litoranee, inoltrerà la relativa documentazione alla Regione, richiedendo lo stato di calamità naturale. Intanto perdura l’isolamento dell’arcipelago, giunto a tre giorni. Infatti sono state annullate le due corse delle navi di linea che dovevano partire stasera da Milazzo. Una corsa straordinaria della nave Laurana collegherà domani, con partenza alle otto, Milazzo con Lipari, Panarea, Ginostra e Stromboli. Sarà questo il primo mezzo a rompere l’isolamento dell’arcipelago.

Mareggiate a Scaletta Zanclea, sindaco chiede ristoro

L’acqua del mare, ingrossato dal maltempo, è arrivata con grandi ondate nelle strade di Scaletta Zanclea, comune messinese devastato dall’alluvione del 2009, entrando anche nelle case. “Chiederemo un ristoro alla regione Sicilia per i danni nel nostro comune legati al maltempo, anche se ancora aspettiamo ancora i precedenti ristori, circa 400 mila euro per le ditte che nel 2021 erano intervenute durante una precedente alluvione e che per problemi burocratici non sono mai arrivati” dice il sindaco Gianfranco Moschella.

Scaletta Zanclea è uno dei comuni insieme a Santa Teresa, Furci Siculo e Roccalumera più colpiti nella zona ionica del messinese dal forte vento e dalle mareggiate che hanno creato danni ingenti. “Nel nostro Comune – aggiunge Moschella – per le mareggiate e il forte vento di ieri ci sono stati danni anche a strutture comunali come la condotta sottomarina legata al depuratore, per la quale dovrà intervenire una squadra specializzata visto che si trova diversi metri sotto il mare. Inoltre si sono registrati danni anche alle pompe di sollevamento della condotta fognaria, a diversi pali della luce pubblica e tutti i vicoli della cittadina sono stati invasi da acqua e sabbia. Sarà complicato pulire tutto ho già fatto un’ordinanza sindacale per rimuovere la sabbia ma i mezzi tardano ad arrivare anche per problemi viari legati a Capo Alì, quindi c’è sempre più l’esigenza di uno svincolo per i paesi del territorio”.

Assenza (FdI), “Chiesto stato calamità in Sicilia”

“La situazione a causa del maltempo è molto grave in numerosi Comuni della Sicilia, tra i quali Comiso ed altri della provincia di Ragusa: fiumi e torrenti esondati, ponti crollati, strade impraticabili, e in parte distrutte, edifici pubblici e privati invasi dall’acqua, aziende agricole devastate. Ho già allertato il presidente Renato Schifani, gli assessori al Bilancio Marco Falcone, alle Infrastrutture Alessandro Aricò e all’Agricoltura Luca Sammartino, perché si provveda immediatamente alla dichiarazione dello stato di calamità e all’adozione di tutte le misure di pronto intervento necessarie per far fronte all’emergenza e, previo accertamento e quantificazione dei danni, agli interventi di ripristino e di ristoro conseguenti”. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia.

“Analoga richiesta ho formulato al ministro Nello Musumeci, per quanto di sua competenza, ottenendo da tutti l’assicurazione di una pronta risposta da parte delle Istituzioni. Ringrazio la prefettura, le amministrazioni comunali, la protezione civile, i vigli del fuoco, tutte le forze dell’ordine e i volontari per la professionalità, l’impegno e l’abnegazione messi in campo sin dalle prime ore di questa notte”, conclude.

Sicilia Vera Sud chiama Nord, “Dichiarare emergenza”

“L’ondata di maltempo che si è abbattuta in questi giorni sulla Sicilia ha causato notevoli danni a tutto il territorio. È necessario dichiarare lo stato di calamità”. A chiederlo al governo regionale sono i deputati di Sicilia Vera Sud chiama Nord con una mozione, primo firmatario Giuseppe Lombardo. “Le maggiori criticità hanno interessato i tratti costieri dei Comuni delle Sicilia orientale – aggiungono – Impetuose mareggiate hanno spinto le onde fin dentro i centri abitati provocando ingenti danni sia al patrimonio pubblico che privato. Danni si sono registrati lungo gli assi viari di fondamentale importanza, interessando moli, muri di contenimento, porti, abitazioni private e infrastrutture ferroviarie”.

Dipasquale (Pd), subito lo stato di calamità

“La Sicilia sud-orientale vive ancora una volta ore drammatiche a causa di un ciclone che sta devastando le province di Messina, Ragusa, Siracusa e Catania: il governo Schifani si attivi immediatamente per dichiarare lo stato di calamità e sensibilizzi l’Esecutivo nazionale affinché gli aiuti siano celeri e concreti”. Lo afferma il deputato del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, Nello Dipasquale, che presiede anche l’intergruppo parlamentare sui cambiamenti climatici nel Mediterraneo. “I danni subiti da imprese, privati cittadini e patrimonio pubblico sono ingenti – aggiunge il deputato ragusano -, il governo regionale dia risposte immediate, non c’è tempo da perdere”.

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