Il governo Meloni si dimentica del Sud e dei suoi grandi problemi nella manovra economica varata nelle ultime ore. Lo sostiene Alfio Mannino, segretario Cgil Sicilia, che pone l’accento anche sulla progressiva abolizione del Reddito di cittadinanza voluto dalla premier.

“Il governo non prende in considerazione il Sud”

“Il Mezzogiorno è il grande assente nella legge di bilancio del governo Meloni. Tutte le scelte operate non tengono conto della situazione economica e sociale del Sud, della sua struttura occupazionale, delle difficoltà delle persone. Dopo l’autonomia differenziata questo è un altro preciso segnale: i problemi del sud e le condizioni dei cittadini del sud non sono questioni che questo governo vuole affrontare”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino in una nota critica contro il governo nazionale che ha varato nella serata di ieri la manovra economica.

“Scelte che favoriscono i lavoratori del Nord”

Mannino sottolinea che “le scelte di politica fiscale favoriscono i lavoratori del Nord. Anche la Flat tax non è pensata per chi vive e lavora al Sud. Le scelte sulla previdenza sono rivolte al lavoro strutturato, non ai precari, a chi entra tardi nel mondo del lavoro, a chi non è occupato stabilmente, cioè a gran parte del mondo del lavoro meridionale.

Reddito di cittadinanza verso l’abolizione, critici i sondacati

“Anche sul reddito di cittadinanza sfugge a questo governo una cosa fondamentale quando parla di occupabilità: che in Sicilia questo molte volte va a integrare il lavoro povero, sottopagato, quello prevalente qui e che non consente alle famiglie di andare avanti”. Questa la dura presa di posizione del segretario Cgil Mannino. Ma per la Meloni il Reddito è una misura sbagliata. “Lo Stato non può mettere sullo stesso piano chi può e chi non può lavorare”, ha sostenuto la presidente del Consiglio dei Ministri.

“Società Stretto di Messina, unica scelta per il Sud”

Alfio Mannino rileva, in ultima analisi, anche la necessità che “ci sia una ‘questione meridionale chiaramente avvertita e affrontata nelle scelte del governo”.”Se l’unica scelta che riguarda il Sud è la riattivazione della società Stretto di Messina – siamo messi proprio bene”. Per riavviare il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, infatti, in manovra è prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa, attualmente in liquidazione. La Società Stretto di Messina era stata posta in liquidazione da dieci anni ed era rimasta inattiva ma senza che fosse mai veramente liquidata.