“Dal governo regionale è arrivato il via libera per circa 6 milioni di euro da destinare alla manutenzione urgente delle scuole siciliane”. Lo afferma Alessandro Aricò, assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale, dando notizia dell’autorizzazione alla finalizzazione delle risorse derivanti dai ribassi d’asta dei progetti a valere sui fondi Pac per garantire la continuità e la tempestività degli interventi di somma urgenza degli istituti scolastici, rispondendo così a tutte le richieste pervenute quest’anno e non soddisfatte per incapienza di fondi.
Risorse destinate per i prossimi tre anni
Le risorse saranno destinate per i prossimi tre anni agli istituti per risolvere emergenze che costituiscono potenziale pericolo per le utenze e gli operatori. Ogni istituto potrà richiedere fino a 30 mila euro per interventi urgenti.
Le parole dell’assessore Aricò
“Quanto prima – assicura l’assessore Aricò – gli uffici competenti diffonderanno una circolare con le modalità di accesso in modo da dar seguito a tutte le istanze arrivate in questi mesi. Con questo provvedimento continua l’azione del governo regionale in favore delle famiglie siciliane e dei nostri studenti”.
Riparte la scuola, verso il richiamo degli assistenti igienico-personali
Intanto, il Comune di Palermo avvierà il percorso che porterà al richiamo delle circa 300 collaboratrici e collaboratori scolastici che sono impiegati all’interno degli istituti statali al fine di garantire il servizio igienico-personale agli studenti e alle studentesse con disabilità.
Sarà dunque il Comune del capoluogo siciliano a garantire il servizio fino a quando non sarà preso in carico dallo Stato al fine di non interrompere un servizio importante per gli studenti.
Dal 2020, infatti, la normativa prevede che il servizio rientri tra le competenze dello Stato e non dell’Amministrazione comunale. Nel corso degli ultimi due anni, tuttavia, il Comune di Palermo ha supportato le scuole statali sia per non abbandonare da un giorno all’altro le famiglie e i bambini, sia per permettere al Ministero di organizzare per tempo il reclutamento e/o la formazione del personale ATA.
In condivisione con quanto proposto dai sindacati (CGIL, CSA e UIL) partirà dunque un percorso graduale. Alcuni dipendenti comunali verranno richiamati fin da subito e andranno a svolgere le proprie mansioni all’interno delle scuole dell’infanzia del Comune di Palermo, dove si è registrata una carenza di personale in seguito a numerosi pensionamenti. Successivamente, e solo dopo un percorso di mobilità e formazione, gli altri collaboratori verranno assegnati agli uffici dell’amministrazione, in particolare in quelli dove si registra un grave deficit di personale.
Il personale in servizio nelle scuole
Il personale continuerà ad essere a supporto delle scuole fino a quando lo Stato non avrà garantito la copertura totale di questo essenziale servizio. Allo stesso tempo è giusto che il Comune si riappropri del suo personale, risorsa quanto mai preziosa per affrontare al meglio le nuove sfide dell’amministrazione. Il Settore Risorse umane si occuperà di valutare le esigenze del Comune per organizzare i trasferimenti e per mettere in campo eventuali percorsi di formazione per i dipendenti.
I sindacati, “Rafforzate le scuole per l’Infanzia”
“I 300 collaboratori scolastici del Comune di Palermo, finora impegnati nelle scuole statali per l’assistenza agli alunni disabili, in virtù delle nuove norme rientreranno in servizio nelle scuole per l’Infanzia della città, colmando le carenze di personale. Abbiamo condiviso con l’Amministrazione comunale e con l’assessore al ramo Aristide Tamajo un percorso che consentirà ai lavoratori di essere adeguatamente formati, a vantaggio della città”. Lo dicono Lillo Sanfratello (Cgil Fp), Ilioneo Martinez e Salvatore Sampino (Uil Fpl), Nicolò Scaglione e Salvatore Marte (Csa-Cisal). “Dal 2020 il servizio igienico-sanitario agli studenti disabili è passato dai Comuni allo Stato – spiegano i rappresentanti sindacali – anche se i dipendenti comunali per due anni hanno continuato a garantirlo per non creare disagi agli studenti e alle famiglie. Adesso che il passaggio di competenze è divenuto operativo, i 300 collaboratori potranno tornare in forza al Comune: una parte sarà subito impiegata nelle scuole comunali dell’Infanzia colmando la carenza di personale dovuta ai pensionamenti, mentre altri saranno assegnati a vari uffici dell’amministrazione dopo un adeguato percorso di formazione”.
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