Avvalersi, nel giorno più importante per una coppia di innamorati, dell’arte che immortala il tempo, cioè la fotografia. E se è vero che spesso un’immagine vale più di mille parole, allora perché non raccontare per immagini il proprio matrimonio?
Una scelta condivisa a tutte le latitudini da chi pronuncia il fatidico sì, indipendentemente dal tipo di rito di nozze.
Il matrimonio è senza dubbio uno degli eventi della vita più ‘fotografati’.
E lo è a maggior ragione da quando, dopo le restrizioni dovute alla pandemia, il settore del wedding si è rimesso in moto e i tanti matrimoni rimandati stanno per essere celebrati.
Occorre certo affidarsi ad un bravo fotografo, ma quale è la location giusta per gli sposi per farsi fotografare?
Abbiamo pensato, nel giorno di San Valentino, di proporre una piccola guida per i futuri sposi, alla scoperta di quattro incantevoli luoghi di Palermo dove è possibile realizzare un servizio fotografico matrimoniale.
Palazzo delle Aquile
E’ il palazzo civile più rappresentativo della città poiché sede del Comune di Palermo.
Fu costruito nel 1470 dall’architetto Giacomo Bonfante per volere del pretore Pietro Speciale. Durante i secoli subì innumerevoli trasformazioni, tra le più importanti si ricordano, quella avvenuta nel 1553 quando l’ingresso principale fu spostato dalla piazza Bellini alla piazza Pretoria, e quella avvenuta tra il 1874 e il 1891 ad opera dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda che ha dato l’attuale forma al palazzo.
Sulla facciata principale, all’interno di una nicchia, è posta la statua della Santa patrona di Palermo, S. Rosalia, realizzata da Carlo D’Aprile nel 1661; sul coronamento, sulla facciata ed anche all’interno si trovano numerose aquile di diversa fattura, da qui il nome di “Palazzo delle Aquile”: l’aquila è il simbolo della città ed è un retaggio di epoca romana, con il valore di “potere”.
L’accesso a Palazzo delle Aquile per gli sposi è gratuito. Il servizio fotografico deve essere preventivamente autorizzato mediante la compilazione di un modulo dedicato da inviare alla segreteria del sindaco che può essere contattata telefonando ai numeri reperibili sul sito istituzionale del Comune di Palermo.
Spasimo
Lo Spasimo è una chiesa in stile tardo gotico: i lavori di costruzione iniziarono nel 1506 nell’antico quartiere della Kalsa, dai padri Olivetani, i quali scelsero il nome “Spasimo” in segno di devozione alla Madonna che soffre dinanzi al Cristo in Croce.
I lavori di costruzione della chiesa e del convento annesso proseguirono per molti anni, ma non vennero mai completati perché nel 1536, sotto la minaccia turca, fu disposto il potenziamento del sistema difensivo della città, e l’area a ridosso dello Spasimo fu scelta per la realizzazione di un baluardo difensivo. Successivamente, la chiesa divenne luogo di rappresentazioni teatrali, poi un lazzaretto, con il diffondersi della peste nel 1624. Ancora successivamente, magazzino per i cereali e il grano, vista la vicinanza con l’antico porto, ed infine divenne ospedale civico e, dopo, fino al 1986, ospedale geriatrico.
L’edificio si presenta con un impianto a tre navate separate da quattro slanciate archeggiature a sesto acuto e ampie cappelle laterali, riproponendo la concezione spaziale dell’architettura gotico-rinascimentale con alte volumetrie, inoltre, vi si possono riscontrare elementi riconducibili allo stile “chiaramontano”, che esalta la tradizione araba-normanna, con la cupoletta rossa che copre l’avancorpo settentrionale del complesso; allo stile carnelivariano, con il grande arco ribassato; al gotico fiorito con le monofore che danno luce alle cappelle laterali.
Appare incerta l’esistenza della copertura della navata centrale, oggi a cielo aperto. Attualmente, lo Spasimo si propone come spazio polifunzionale: mostre, spettacoli ed eventi culturali vi vengono ospitati.
Per scattare delle foto matrimoniali allo Spasimo, è necessario sapere che è possibile farlo gratuitamente tutti i giorni, escluso il lunedì e sino alle 18.30. Basta prenotarsi qualche giorno prima contattando il numero 091 7408861.
Orto Botanico
Come si legge sul sito internet dedicato, www.ortobotanico.unipa.it, l’Orto Botanico dell’Università di Palermo è una tra le più importanti istituzioni accademiche italiane. Considerato un enorme museo all’aperto, vanta oltre duecento anni di attività che gli hanno consentito anche lo studio e la diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali. La peculiarità di questo Orto è rappresentata oggi dalla grande varietà di specie ospitate, che ne fanno un luogo ricchissimo di espressioni di flore diverse.
Sul sito, alla voce “concessione spazi”, è possibile reperire tutte le informazioni necessarie.
Per gli sposi che intendono scattare delle foto all’Orto Botanico di Palermo, il costo di partenza è di 400 euro più Iva per 4 ore. Per saperne di più, basta telefonare al numero 091 23891244 o scrivere a prenotazioni.simua@unipa.it per informazioni, costi e prenotazioni. E’ possibile richiedere particolari effetti scenografici.
Le richieste di autorizzazione vanno inviate di norma 30 giorni prima dell’evento. La concessione degli spazi è soggetta a un tariffario.
Oltre alla data precisa dell’evento è necessario indicare in quale fascia oraria si desidera realizzare il servizio fotografico, (dalle 9 alle 14,30 o dalle 14,30 alle 20).
Gli introiti derivanti dai canoni di concessione vengono impiegati per la manutenzione e lo sviluppo di percorsi espositivi, per la realizzazione di attività didattiche e culturali e per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico dell’Orto Botanico.
Teatro Massimo
E’ il tempio della musica per eccellenza. Il Teatro Massimo di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.
Per il teatro fu scelta un’area posta tra il nucleo antico della città e la nuova espansione settentrionale, quasi a voler sancire la continuità storica tra le due zone. Il teatro si fece posto tra gli antichi quartieri attraverso radicali demolizioni che interessarono, oltre a tratti della cinta muraria, il quartiere degli aragonesi, ad occidente, ed i complessi monastici di S. Giuliano e delle Stimmate.
Il progetto vincitore del concorso, bandito nel 1864, fu quello di Giovan Battista Filippo Basile. Il teatro Massimo Vittorio Emanuele copre un’area di mq 7.730.
L’ingresso è caratterizzato da un colonnato esastilo su una monumentale gradinata; sulle sponde delle scale sono due opere in bronzo che rappresentano la Tragedia, di Benedetto Civiletti, e la Lirica, di Mario Rutelli.
Il teatro presenta un corpo a due piani, disposto attorno alla sala, dietro cui si sviluppa il palcoscenico; due vestiboli circolari sporgono lateralmente. La sala, coperta da cupola, ed il palco, con tetto a falde, si innalzano esibendo la loro autonomia formale rispetto al contesto dell’edificio. La monumentalità dell’organismo architettonico fu assicurata dalla scelta dello stile classico “corinzio-italico”.
Il teatro fu costruito in più di vent’anni, dal 1875 al 1897; morto il progettista nel 1891, l’opera venne ultimata dal figlio Ernesto Basile a cui si deve la definizione esterna e la direzione delle opere di finitura interna. Queste comprendono l’arredo del vasto vestibolo d’ingresso, dove è posto il busto di Vincenzo Bellini, il fastoso allestimento del palco reale, della sala e dei cinque ordini di palchi. La volta della sala fu affrescata da Ettore De Maria Bergler e Rocco Lentini.
Nel 1997 venne riaperto dopo un lunghissimo periodo d’abbandono iniziato nel 1974 per motivi di restauro sempre rimandato.
Il Teatro Massimo, compatibilmente con la programmazione in corso, offre la possibilità ai tanti che ne fanno richiesta, di potere effettuare il servizio fotografico del proprio matrimonio in alcune delle proprie sale di rappresentanza.
A tale scopo la Fondazione dispone di un tariffario, deliberato dal Consiglio di Indirizzo, relativo ai prezzi da pagare in base alla sala e al tempo richiesto.
Queste tariffe variano da un minimo di euro 500 a un massimo di euro 3.000 + Iva a secondo della sala scelta e per la durata massima di due ore.
Per prendere visione delle sale del teatro disponibili a tale uso si può consultare il sito del teatro Massimo www.teatromassimo.it alla sezione “organizza un evento”. Per chi fosse interessato al servizio deve fare richiesta scritta alla Fondazione (marketing@teatromassimo.it) avendo cura di specificare il giorno, l’orario e le sale interessate dal servizio fotografico. Sarà cura della Fondazione fornire un riscontro al richiedente, dopo avere effettuato una verifica della disponibilità e compatibilità della richiesta con la programmazione in corso.
Come avete avuto modo di leggere, non vi resta che decidere quale è la location che preferite, in base ai vostri desideri e alla vostra disponibilità economica. In ogni caso, auguri a tutti i futuri sposi!
(Le informazioni storiche sulle location sono tratte Palermo Welcome, il portale sul turismo del Comune di Palermo)
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