Saranno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Interno Angelino Alfano a inaugurare, oggi a Lampedusa, il museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo, e il museo archeologico dell’isola.
Con loro dovrebbe sbarcare sull’Isola anche il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, oltre, naturalmente, al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
L’isola – si legge i una nota ufficiale del Comune – al centro di un processo culturale e sociale inarrestabile, vive con grande fermento l’arrivo di Mattarella, che la suggella protagonista al Centro del Mediterraneo, premiandola per l’accoglienza e la ricchezza umana, rendendola luogo simbolo del ‘dialogo’ e della “fiducia”.
Ma la nuova apertura ‘culturale’ all’accoglienza, il messaggio politico mandato al resto del Paese in questo senso, arriva nello stesso giorno in cui ripartono le polemiche proprio sui centri di accoglienza e sulla scelta italiana ed europea degli hot-spot.
E’ polemica sul progetto italiano di un centro di controllo ed espulsione in mare, ma anche sulla trasformazione di strutture siciliane già esistenti in nuovi centri che di fatto saranno deputati a identificazione ed espulsione.
Verso questa trasformazione il governo vuole portare anche il Cara di Mineo in base all’annuncio proprio di Alfano “Trasformare Mineo in un Hotspot significa far finta di non capire che quella struttura non ha niente a che vedere con l’accoglienza, ma col business che vi sta dietro – attacca il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto -. Significa non fare i conti con un centro che per dimensioni e ubicazione è un ghetto disumanizzante, funzionale solo alla grande speculazione economica che c’è sulla sua gestione”.
“E’ inoltre eticamente insopportabile – aggiunge Palazzotto – che nonostante non sia stata fatta ancora luce sulle vicende che vedono coinvolti diversi esponenti dello stesso partito di Alfano, lo stesso ministro proponga di continuare a utilizzare Mineo come se nulla fosse”.
Ma Lampedusa tira dritto per la sua strada, quella dell’accoglienza, senza curarsi delle polemiche se non quando l’isola scoppia. Cosa che rischia di accadere ancora durante l’estate che sta iniziando. Oggi a benedire il nuovo museo sarà l’Arcivescovo di Agrigento, il Cardinale Francesco Montenegro. Il Presidente Mattarella visiterà anche la Porta d’Europa e il Molo Favaloro, luoghi simbolo del ruolo di Lampedusa nel Mediterraneo. Alla Porta d’Europa, nel pomeriggio, il presidente depositerà una corona di fiori presso il monumento di Paladino.
Il corteo presidenziale si sposterà al Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo per l’inaugurazione e verrà accolto dal Soprintendente Caterina Greco. Dopo il papa e il Presidente del Consiglio la piccola Lampedusa del sindaco Nicolini ormai, è davvero la porta girevole d’Europa
Commenta con Facebook