I carabinieri e gli agenti della polizia municipale hanno sequestrato, multato con 10 mila euro e disposto la chiusura del locale Tina Pica a Palermo. Nel corso di un controllo i militari e gli agenti hanno trovato 270 persone. Settanta clienti in più dei 200 consentiti. Sono scattati i sigilli al locale di via Meli. Gli agenti e i militari contestano al gestore il mancato possesso della licenza per il  pubblico spettacolo ed è stata contestata anche la mancanza del certificato prevenzione incendi. I titolari due coniugi di 42 e 46 anni sono stati denunciati.

Chiusura a tempo indeterminato

Il Tina Pica possiede una licenza per piccoli intrattenimenti danzanti con il lasciapassare della commissione di pubblico spettacolo. Dopo questa operazione la chiusura del Tina Pica si prolungherà sino a contrordine. I titolari rivendicano il rispetto delle norme. Dopo l’apericena è partita la musica del gruppo live, ma poco dopo la mezzanotte è finito tutto. Sono aperti da 30 anni e sostengono di avere “tutto in regola”. Otto i dipendenti e un indotto: barman, camerieri, buttafuori, grossisti e pr.

Altre due chiusure

In questi giorni ci sono state altre due chiusure di locali per il contrasto alla movida selvaggia nel centro storico di Palermo con schiamazzi e musica ad alto volume sino a notte fonda. Scoperta anche la vendita di alcolici oltre l’orario consentito. Per due locali è scattata la chiusura con multe oltre 20 mila euro complessive. Gli agenti della polizia municipale hanno operato  nell’ambito dei controlli ispettivi nei luoghi della movida. Lo scorso fine settimana sono intervenuti in due locali, di cui uno tra via Oreto e piazza Giulio Cesare e l’altro tra le vie Domenico Sciná e La Lumia.

Non c’era neanche l’insegna

Nel locale tra via Oreto e piazza Giulio Cesare tra l’altro non era installata neanche l’insegna. Ad essere effettuata un’attenta osservazione nelle adiacenze dell’attività. Gli agenti notavano che a numerosi clienti venivano vendute, dopo l’orario consentito, bevande alcoliche e superalcoliche. I drink consumati, poi, nella vicina piazza Giulio Cesare. Dal controllo visivo, formale e documentale dell’attività, sono emerse numerose violazioni. Anzitutto il locale era privo di ogni titolo autorizzativo amministrativo e fiscale.

L’identificazione del titolare senza documento

Inoltre, all’atto del controllo, il titolare non era munito di un documento di identità valido. Per questo si informava la Procura che disponeva l’identificazione al comando. Elevati quasi 16 mila euro di verbali. Anzitutto perché il locale era privo della prescritta Scia per la di somministrazione di alimenti e bevande. Inoltre era sprovvisto anche della Scia sanitaria. Ovviamente altra contestazione ha riguardato la somministrazione di bevande alcoliche dopo l’orario consentito. E poi il titolare non era in possesso dei requisiti professionali per l’esercizio dell’attività svolta. L’operazione ha comportato il sequestro amministrativo cautelare dell’attività. Ad essere scattati i sigilli e l’immediata chiusura coatta del pubblico esercizio abusivo.

Musica oltre orario

Nel locale tre le vie Sciná e La Lumia era in corso invece un evento musicale con emissioni sonore e diffusione amplificata a porte aperte. Manifestazione che si stava realizzando oltre l’orario consentito, con la presenza di numerosi clienti. Gli schiamazzi degli stessi avventori e le emissioni sonore dal locale della movida arrecavano disturbo alla quiete pubblica. Dal controllo visivo, formale e documentale, sono emerse numerose violazioni. Inoltre, è emerso che l’attività era priva del titolo necessario per esercitare l’intrattenimento musicale. Complessivamente applicate sanzioni pari a 5.100 euro. Successivamente, con ordinanza del Suap, sarà applicata la sanzione accessoria della chiusura coatta di giorni 5 dell’attività. Immediata l’interruzione dell’evento abusivo di intrattenimento musicale.

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