Una donna di 54 anni è stata denunciata per la maxi rissa che si è verificata a Palermo in via Ferrara ad angolo via De Spuches. Un’aggressione a colpi di bottiglie che ha coinvolto diverse persone che sono fuggite non appena sono arrivati i carabinieri. Diverse le auto danneggiate nel corso della lite.
Solo la donna è rimasta in zona e ha cercato di salire sulla propria vettura. A questo punto qualche testimone ha detto ai carabinieri che la donna aveva preso parte alla bagarre per strada. La donna si è scagliata contro un uomo che ha fatto cadere provocandogli una sospetta frattura all’anca. L’uomo è stato portato in ospedale a Villa Sofia.
La donna è stata fermata e portata insieme ad alcuni testimoni al radiomobile. Per tutta la sera e parte della notte sono stati sentiti per cercare di ricostruire i motivi della rissa e chi ha partecipato. E’ stata una lunga notte di interrogatorie. I carabinieri hanno passato al setaccio le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per risalire a chi ha preso parte alla scazzottata.
Le polemiche per la movida selvaggia
Tornano le polemiche sulla gestione della movida nel centro di Palermo. A riaccendere i riflettori sulla questione è il comitato “La Lumia”, gruppo civico che già in passato ha denunciato episodi di disturbo della quiete pubblica. A farlo è in particolare Antonella Ferraro, componente del direttivo e residente dell’area di via La Lumia. Fra le critiche mosse alle istituzioni non c’è però solo il classico rumore o gli schiamazzi del sabato sera, ma anche alcuni mancati adempimenti per il rispetto degli spazi urbani, come la promessa di una pronta rimozione di alcuni dehors abusivi che ad oggi non sembrerebbe essere avvenuta.
Gli episodi di malamovida a fine 2023
I riflettori sulla zona fra Politeama e Borgo Vecchio si erano accesi a dicembre 2023. Fra via La Lumia e via Quintino Sella si scatenò una maxi rissa conclusa da alcuni colpi di pistola esplosi in aria. Per fortuna, in quell’occasione, si evitarono tragiche conseguenze. Nella stessa notte, pochi metri più avanti, in via Daita furono danneggiate quattro auto parcheggiate sul posto. Da quel momento in poi, il livello di attenzione si è alzato, complice anche quanto successo, purtroppo, in quella tragica notte di fine dicembre in cui perse la vita il giovane Rosolino Celesia, di 22 anni.
Le operazioni di controllo del territorio e le lamentele dei commercianti
L’impegno delle forze dell’ordine è stato ingente. Diverse pattuglie hanno vigilato nel weekend sul rispetto dell’ordine pubblico, con controlli sui locali e con posti di blocco fissi. Una stretta sulla malamovida che ha portato addirittura a delle critiche da parte delle attività commerciali, manifestate in una riunione alla presenza della VI Commissione Consiliare del Comune di Palermo. Trovare un equilibrio fra gli interessi dei pubblici esercizi e quelli dei residenti sembra particolarmente difficile in via La Lumia. Da un lato c’è il diritto a portare avanti la propria attività economica. Dall’altro il diritto al quieto vivere e al riposo.
Torna la rabbia dei residenti: “Scriviamo da febbraio, regole disattese”
Un diritto che, secondo gli esponenti del comitato La Lumia, non sembra rispettato. “Eccoci nuovamente a parlare di mala movida e regole disattese – sottolinea Antonella Ferrara, componente dell’associazione civica -. L’asse di Via La Lumia e dintorni è tornato ad essere quello che è sempre stato. Più esattamente un coacervo di illegalità, sporcizia, musica a volumi insopportabili, karaoke, doppia fila costante, urla, eccetera. Noi del comitato di Via La Lumia e dintorni scriviamo da fine febbraio agli uffici competenti ad esempio per la rimozione di due dehors abbandonati da un anno e mai rimossi. L’esito? Lettere e ancora lettere oltre il cambio dei diretti responsabili allo sviluppo economico. Se non si riesce a far togliere degli stupidi dehor figuriamoci tutto il resto”.
“Dopo i fatti di novembre e dicembre scorso, ovvero del pistolero e la morte di quel povero ragazzo, sembrava che le massime cariche della città volessero arginare un problema che nella realtà è più grande di loro, mettendo in campo una cospicua quantità di presente di forze dell’ordine. L’esito è a voi tutti immaginabile. Passato il fuoco di paglia nessun controllo, nessuna attenzione. La domanda che voglio rivolgere alle nostre istituzioni è la seguente: cosa deve succedere di così grave per risvegliarvi dal torpore?”, conclude Antonella Ferraro.
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