A trentadue anni dalla Strage di Capaci, il 23 maggio 2024 alle 10 presso la sede del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino di Palermo, in via Bernini 52/54, si terrà un incontro-dibattito dal titolo “Memoria e Legalità”, organizzato insieme al Liceo Scientifico “Galileo-Ferraris” di Varese, all’Istituto comprensivo “M. Longhi” di Viggiù (Va) e l’Istituto comprensivo “Don Antonino La Mela” di Adrano (Catania).
I presenti all’incontro
Le Istituzioni scolastiche, che nei mesi scorsi hanno ottenuto una talea dell’Albero della Pace di Via D’Amelio, al fine di fare memoria e comprendere meglio la specificità delle mafie incontreranno: Selima Giorgia Giuliano, figlia Boris Giuliano, capo della Squadra mobile di Palermo ucciso dalla mafia nel ’79 e Soprintendente per i Beni culturali e Ambientali di Palermo; Alfredo Morvillo, ex magistrato e fratello di Francesca Morvillo uccisa dalla mafia nella strage di Capaci del ‘92; Luciano Traina, ex ispettore di Polizia e fratello dell’agente Claudio Traina morto nella strage di Via D’Amelio del ‘92, Antonio Vullo, agente di Polizia sopravvissuto alla strage di via D’Amelio; Vittorio Teresi, ex magistrato e presidente del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino. A coordinare il dibattito saranno i docenti Filippo Tomasello e Salvatore Palermo.
Storia, memoria, educazione alla legalità, impegno professionale e civile. È questo il filo rosso che unisce le persone in una data che è il simbolo del riscatto civile del paese, qualsiasi sia il ruolo dentro la società di ognuno e ognuna per continuare una comune riflessione verso la costruzione di una società più giusta, libera dalle mafie e dalla corruzione.
Al via alle iniziative della Rete per la cultura antimafia nella scuola
Prendono il via martedì 21 maggio, alle 9.30 all’istituto Superiore Pio La Torre di Palermo (via Nina Siciliana, 22), con il convegno “Lotta alla mafia: attuazione della Costituzione e ruolo della Magistratura”, le iniziative promosse dalla Rete per la cultura antimafia nella scuola in occasione del trentaduesimo anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Al convegno interverranno: Leonardo Agueci, già procuratore aggiunto Procura di Palermo, Giuseppe Di Lello, già magistrato pool antimafia, Franca Imbergamo, sostituto procuratore Direzione nazionale antimafia, Gioacchino Scaduto, già giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo.
Gli appuntamenti
L’appuntamento si aprirà con i saluti istituzionali di Daniela Crimi, dirigente scolastica IISS Pio La Torre, coordina Claudia Contino, dirigente scolastica DD Ettore Arculeo, introduce Giusto Catania, dirigente scolastico IC Giuliana Saladino. “La riflessione al centro del convegno riguarderà il potere costituzionale della magistratura – dichiara Giusto Catania, preside della scuola capofila – e il ruolo dell’alleanza tra le aule dei Tribunali e le aule scolastiche per il contrasto alla cultura mafiosa”.
Le attività di mercoledì 22 maggio
Nei giorni successivi, la Rete alla quale aderiscono 139 istituzioni scolastiche della Sicilia, organizza altre due attività: Mercoledì 22 maggio alle ore 8.30 al PalaOreto – un torneo di palla-prigioniera che coinvolgerà 400 bambine e bambini di quarta e quinta primaria delle scuole IC Margherita Hack, IC Cruillas, IC Nazario Sauro, IC Pirandello – Borgo Ulivia, IC De Amicis Da Vinci, IC Giuseppe Scelsa, DD Gabelli.
Le attività di giovedì 23 maggio
Giovedì 23 di maggio dalle ore 9.30 davanti il Tribunale di Palermo, insieme all’Ordine degli Avvocati e all’Associazione Nazionale Magistrati studentesse e studenti di 56 scuole si alterneranno in letture di poesie, rappresentazioni teatrali e performance artistiche. Alle ore 11.45 a Piazza della Memoria una delegazione di studenti, docenti e dirigenti scolastici parteciperà al momento di solenne ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta organizzato dai magistrati e dagli avvocati di Palermo in toga. A seguire catena umana in un abbraccio al Palazzo di giustizia. Ai tre eventi direttamente promossi dalle Rete si aggiungono poi altre cinquanta iniziative organizzate, in autonomia, da singole istituzioni scolastiche che aderiscono alla Rete, a conferma che la memoria della strage di Capaci rappresenta un momento di grande rilevanza per le scuole italiane e siciliane.
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