La Sicilia si dota del “Piano per la lotta alla desertificazione”. Il documento è stato approvato oggi dalla giunta Musumeci in occasione dell’apposita Giornata mondiale contro il rischio desertificazione, istituita dalle Nazioni Unite.

Il piano è stato preparato dall’Autorità regionale idrica, grazie al contributo di un Comitato tecnico-scientifico nominato dal presidente della Regione, in rappresentanza dei quattro atenei dell’Isola e dei rappresentanti degli Ordini professionali interessati.

Lo studio evidenzia come il territorio siciliano mostri rilevanti segni rilevantissimi di vulnerabilità alla desertificazione. In particolare, le “aree critiche” rappresentano oltre la metà dell’intera regione (56,7 per cento) e un altro terzo (35,8 per cento) è classificato come “fragile”.

“Pur essendo la Sicilia la Regione più a rischio nel Paese – evidenzia il governatore Nello Musumeci – non esisteva ancora un Piano strategico per la lotta alla desertificazione. Lo abbiamo redatto con l’obiettivo, finalmente, di compiere un passo deciso in questa direzione. E’ l’ennesimo strumento di pianificazione, dopo quelli per l’acqua, per l’aria, per i rifiuti, per la bonifica delle aree inquinate, che il governo regionale ha realizzato in questo primo anno e mezzo di mandato. Senza una programmazione, infatti, non è possibile attivare le azioni utili e necessarie per risolvere i problemi. E’ come voler tentare di costruire una casa senza un progetto”.

Con il Piano approvato dal governo Musumeci viene adottata una strategia che delinea una governance unitaria di coordinamento e integrazione delle azioni nei vari settori d’intervento, anche nella programmazione delle risorse finanziarie a valere sui Fondi regionali, statali e comunitari.
I principali fenomeni di degrado in Sicilia sono legati all’erosione e alla salinizzazione dei suoli, all’aridità e siccità e all’impatto delle attività antropiche. Proprio per questo motivo il documento definisce un sistema di azioni che interessa i settori prioritari del comparto agricolo, forestale, delle risorse idriche, dell’assetto del territorio e dei rischi idrogeologici.

Le azioni di maggior rilievo che verranno messe in campo – in un periodo che va dal breve a medio e lungo termine – sono quelle relative al contrasto dei fenomeni erosivi, prevedendo interventi di forestazione e di manutenzione del territorio. Altri opere rilevanti sono quelle relative al miglioramento della gestione delle risorse agricole e quelle mirate alla riduzione dell’impatto delle attività antropiche e all’attuazione di pratiche di sviluppo sostenibile.

Con questa logica è stata prevista anche l’istituzione di un gruppo di coordinamento inter-assessoriale coordinato dall’Autorità idrica della Sicilia. Inoltre il Piano mira al coinvolgimento degli attori sociali direttamente interessati, prevedendo al riguardo la definizione e l’attivazione di idonei processi di partecipazione pubblica.

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