“Chiedo a chi sta indagando se non ritiene opportuno estendere anche a me questa indagine perché io mi sento assolutamente complice di questa iniziativa, siamo tutti complici del salvataggio di vite umane”. Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a margine della giornata della memoria e dell’impegno di Libera a Palermo commentando l’apertura dell’indagine da parte della Procura di Agrigento nei confronti della Mare Jonio, approdata a Lampedusa dopo aver salvato 49 migranti, tra loro 14 minorenni.

Orlando replica a distanza al ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha parlato della Mare Jonio come della “nave dei centri sociali”. “Salvini continua ad avvalersi dell’immunità parlamentare – ha affermato Orlando – farebbe bene a fare il ministro dell’Interno, invece di essere il promotore di una cultura criminogena e disumana”.

Stamattina il capitano della nave Mare Jonio è stato ascoltato dai Pm della Procura di Agrigento che indagano sul caso dello sbarco della nave a Lampedusa. Gli inquirenti stanno studiando le comunicazioni via radio tra la Guardia di finanza, che intimava lo stop, e i volontari a bordo della Mare Jonio che hanno deciso di proseguire con rotta verso Lampedusa.

La Procura intanto, definisce un atto dovuto l’unica iscrizione nell’elenco degli indagati del comandante Pietro Marrone, per consentirgli di partecipare con gli avvocati alla fase di indagini preliminari in cui si dovrà chiarire se lo stato di necessità abbia prevalso sulle ipotesi di reato. I Pm ascolteranno tutti gli interessati, i membri dell’equipaggio e i migranti a bordo della nave.

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