“Non c’era nessuna intenzione di lanciare candidature. E’ perfino troppo presto per parlarne e il toto candidati non ci appassiona”. Getta acqua sul fuoco delle tensioni esplose dentro la maggioranza Nino Minardo. Il segretario della Lega in Sicilia lancia da BlogSicilia il suo ‘calumet della pace’ al governatore.

Nessuna intenzione di lanciare candidature e mollare Musumeci

“Non c’era nessuna intenzione in questo senso nelle parole del nostro leader Matteo Salvini” dice Minardo “voleva solo rappresentare cosa è ormai diventata la Lega in Sicilia. Quando due anni fa ne ho preso le redini immaginavo un partito che divenisse guida dei moderati. La strada è quella giusta. Oggi abbiamo più che raddoppiato gli amministratori locali che adesso sono 350, abbiamo 7 deputati regionali e una importante delegazione nazionale. Insomma la Lega è un partito strutturato che non starà a guardare e deve dire la sua anche nell’isola”

Ma le tensioni sono oggettive

La reazione del governatore Nello Musumeci prima, i commenti e le dichiarazioni di Miccichè dopo e soprattutto la reazione della maggioranza assente in aula ieri e la paralisi delle attività d’aula sembrano, però, raccontare un’altra storia. Una storia di incomprensioni nel Centrodestra.

“Se c’è un malessere all’interno della maggioranza, all’interno della Assemblea regionale siciliana è chiaro che il Presidente della regione deve prendere provvedimenti, deve confrontarsi con i partiti e fare quel tagliando necessario per preparare al meglio quest’ultimo anno di legislatura. veniamo da momenti difficili. I siciliani e interi settori economici oggi non hanno voglia di sentire parlare Nino Minardo o chiunque altro di candidature, di quadri scomposti e così via. Vogliono sentire parlare delle cose che stiamo facendo e che faremo per la Sicilia e per i siciliani in questo anno”.

Un incontro col Presidente Musumeci

“Io sono il primo che nei prossimi giorni incontrerò il Presidente della regione in qualità di segretario regionale del mio partito proprio per confrontarci su questo. E’ giusto che insieme si decida cosa fare nell’ultimo anno. E sono certo che dal confronto uscirà quella giusta armonia che serve per andare avanti come sempre. Il nostro principale obiettivo è quello di raccontare ai siciliani non ilo libro dei sogni ma ciò che realmente vogliamo fare per questa terra”.

Il dovere di tenere unita la maggioranza

“E poi voglio aggiungere una cosa – continua Minardo – noi abbiamo il dovere di tenere unita questa coalizione che oggi in Sicilia è ancora maggioranza”.

Ma tagliando significa rimpasto nell’immaginario giornalistico “Io non credo che sia necessario questo. E’ necessario parlarsi sulle cose da fare. Il governo c’è e ci sono gli assessori in  carica impegnati ciascuno nel proprio settore. Partiamo dal fatto che si può sempre fare meglio di più ma parliamo di questo non di poltrone da occupare”.

Le priorità per l’ultimo anno

Le priorità per Minardo sono chiare: rifiuti, turismo, infrastrutture, sanità e giovani

Rifiuti

“Io concordo sui termovalorizzatori ma dobbiamo smettere di parlarne e farli e presentarci fra un anno in campagna elettorale non con una promessa ma con un iter avviato”.

Turismo

“Lavorare per il turismo che è appena ripartito ma ancora soffre e soprattutto lavora solo stagionalmente. Abbiamo le condizioni per far lavorare il settore 12 mesi l’anno e dobbiamo impegnarci in questo senso”

Infrastrutture e Ponte sullo Stretto

“Terzo tema le infrastrutture a iniziare dal Ponte sullo Stretto per continuare alla sistemazione delle nostre strade”

Giovani

“Noi avremo vinto quando i nostri figli potranno crescere sapendo di avere opportunità nella propria terra senza dover andare fuori”

La squadra vince

“E’ fondamentale stare uniti e lavorare in un senso di squadra” conclude Minardo lanciando un messaggio di unità e distensione

Articoli correlati