“Nel corso di questi anni ho incontrato più volte l’Ance Palermo, con la loro dirigenza ho avuto diversi confronti costruttivi. Da parte loro c’è sempre stato grande equilibrio e distanza rispetto a posizioni partitiche, ma sono convinto, per il grande lavoro di pulizia interno, di competenze e prospettiva, che con loro al mio fianco possiamo cambiare faccia alla città di Palermo”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli candidato sindaco di Palermo.

Un nome dall’Ance per il governo della città

“Tutta l’Ance ha voglia di dare un volto nuovo alla città, così come vogliamo fare noi. Per questo motivo – continua Ferrandelli – chiedo loro d’indicarmi un nome da inserire nel Governo della Città. Il nostro desiderio è quello di mettere alla guida della città gente competente e di grandi capacità. Non a caso nei giorni scorsi abbiamo annunciato il nome del primo componente della Giunta, cioè Mario Attinasi, presidente di Assoimpresa che avrà la delega al turismo. Adesso lancio questo appello ad Ance, che all’interno vanta grandi dirigenti con grandi competenze”.

Fabrizio Ferrandelli dice no al tram in centro

Mobilità a Palermo: Fabrizio Ferrandelli dice no al tram nel centro città ma sostiene che le linee C e D vadano integrate. Il candidato a sindaco per Palermo ha spiegato il suo programma per la mobilità a Casa Minutella. “Su questo sono molto chiaro, ho fatto bocciare l’approvazione della linea del tram in via Libertà e in via Roma. Non ritengo che proprio lì dove c’è la linea 101, ci sia la necessità di aprire un altro cantiere. Come se non bastassero i cantiere di piazza Sturzo e via Roma, che sono lì da quattro anni”

Mobilità, “per collegare centro città e periferie puntare su bus ecologici”

Il problema non sono soltanto i cantieri, quanto la strategia complessiva. “Quella zona della città può essere ben servita da un rinnovo anche del parco degli autobus, introducendo quelli elettrici. Ci sono linee di collegamento ad alta frequenza che devono essere sfruttate meglio. Quindi, penso che bisogna dirottare le somme destinate dai fondi comunitari per il trasporto e la mobilità per acquistare immediatamente 300 autobus ecologici da mettere in circolazione per le periferie”.

Servono interventi per collegare le periferie

Secondo Ferrandelli, il vero problema del trasporto pubblico a Palermo riguarda le periferie. “Proprio dalle periferie viene un desiderio di mobilità, con la necessità di collegamenti stabili ed efficienti fra le periferie e il centro della città. Quindi io credo che un piano della mobilità nei trasporti pubblici debba pensare innanzitutto alle zone più scollegate della città, che sono state quelle in cui c’è stata la riduzione progressiva del numero di vetture e di autobus”.

Quella di Ferrandelli non è una bocciatura tout court del tram: “sono contrario al tram in via Libertà ma comprendo bene come per motivazioni logistiche, trasportistica ed economiche, si debbano concludere le linea C e D del tram. Dobbiamo completare e chiudere il circuito, collegando le due linee.  Perché così facendo si crea un’utilità di gestione di un circuito e di due linee che oggi non parlano tra di loro. Faccio un esempio limite:  se si rompesse un tram a Borgo Nuovo non potrebbe andare al deposito trainato di Roccella. Bisognerebbe prendere un tir. Questo tir arriva con il rimorchio, prende questo tram, lo rimette su un camion e lo porta a Roccella al costo di circa 50.000€ per ogni intervento”.