- Raddoppiano i casi settimanali (+115%) secondo il monitoraggio della fondazione Gimbe
- Arrivano i primi segnali di risalita di ricoveri e di terapie intensive
- Frenano i vaccini, prime dosi al palo, in 7 giorni solo il 15% del totale
- Su Green pass e colori regioni la gimbe chiede stop agli scontri politici
Il monitoraggio della fondazione Gimbe, nella settimana 14-20 luglio, rileva un’impennata dei nuovi casi (+115%) e un’inversione di tendenza sul fronte ospedaliero: +6% di ricoveri e +5% di terapie intensive anche se diminuiscono i decessi (-27%). La campagna vaccinale mantiene il ritmo di 550 mila somministrazioni al giorno, ma le prime dosi crollano al 15% e i vaccini a vettore adenovirale sono ormai sul viale del tramonto. Tra gli over 60 ben 2,2 milioni non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino e 1,8 milioni sono in attesa di completare il ciclo. La fondazione Gimbe ribadisce vantaggi e limiti del green pass.
Raddoppiano in nuovi casi in una settimana
Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 14-20 luglio 2021, rispetto alla precedente, un incremento del 115,7% di nuovi casi (19.390 vs 8.989), mentre si confermano ancora in calo i decessi (76 vs 104). Dopo oltre tre mesi di decremento, si registra invece un’inversione di tendenza dei casi attualmente positivi (49.310 vs 40.649), delle persone in isolamento domiciliare (47.951 vs 39.364), dei ricoveri con sintomi (1.194 vs 1.128) e delle terapie intensive (165 vs 157). “Sul fronte dei nuovi casi – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – si registra un netto incremento settimanale, verosimilmente sottostimato da un’attività di testing insufficiente e dalla mancata ripresa del tracciamento dei contatti, reso ora più difficile dall’aumento dei positivi”. In Sicilia si rileva un incremento percentuale del 122% dei nuovi positivi.
Frena la corsa al vaccino
Secondo la fondazione Gimbe “è realistico prevedere che nel terzo trimestre del 2021 arriveranno solo vaccini a mRNA, visto l’imminente tramonto di quelli a vettore adenovirale” ma quello che preoccupa è il fatto che “continua a scendere la percentuale di prime dosi sul totale delle dosi somministrate: da oltre 2,9 milioni di prime dosi della settimana 7-13 giugno (74% del totale) sono precipitate a 583 mila della settimana 12-18 luglio (15% del totale), con una riduzione complessiva dell’80,3%”. Un fatto che viene spiegato proprio dall’abbandono dei vaccini Astrazeneca e Johnson e dalla mancanza di disponibilità di Pfizer e Moderna.
Troppi over 80 non ancora vaccinati sull’Isola
In Sicilia i vaccini agli over 80 rimangono fermi al 79%. Un dato che si allontana di molto dalla media nazionale. In Italia, infatti, l’88% ha ricevuto almeno una dose di vaccino, con un incremento settimanale irrisorio a livello nazionale (+0,4%).
La preoccupazione arriva dalla variante Delta
A fronte della diffusione di questa variante che si avvia a diventare prevalente, continuano a preoccupare i quasi 4 milioni di over 60 a rischio di malattia grave non coperti dalla doppia dose di vaccino. In dettaglio, 2,15 milioni (12%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose con rilevanti differenze regionali – in Sicilia il 21% – e 1,79 milioni (10%) sono in attesa di completare il ciclo con la seconda dose.
Il nodo Green pass
“Nell’infuocato dibattito sui possibili utilizzi del green pass in Italia – afferma Cartabellotta – annebbiato da posizioni politiche estreme, si sono registrate inaccettabili e opportunistiche distorsioni di evidenze scientifiche e dati nazionali sull’efficacia dei vaccini pubblicati dell’Istituto Superiore di Sanità e di sicurezza pubblicati dell’AIFA”. La Fondazione GIMBE ribadisce la propria posizione sul green pass, esortando le forze politiche a non polarizzare ulteriormente gli estremi sull’utilizzo di questo strumento”.
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