Una volta era il ritrovo dei palermitani che volevano ammirare il golfo di Mondello dall’alto, magari per trascorrere una giornata romantica o per farsi una passeggiata all’interno della riserva naturale di Monte Pellegrino. Un diritto da anni negato, anzi da oltre un decennio. Questa è la triste storia di via Monte Ercta, meglio conosciuta come la “Panoramica“. Una strada che porta alla chiesa di San Rosalia e al Belvedere dall’accesso presente dal lato della borgata marinara di Mondello. O, per meglio dire, che portava. Una via d’accesso alla cima di Monte Pellegrino chiusa al traffico per motivi di sicurezza legati alla tenuta dei costoni rocciosi della montagna sacra del capoluogo siciliano. Lavori di cui si dovrebbe occupare la Regione Siciliana, tramite l’assessorato Territorio e Ambiente, ma che ancora non sono stati eseguiti.

La Panoramica di Monte Pellegrino abbandonata da anni

Ritardi, quelli su via Monte Ercta, che rappresentano un grosso problema visto che, per accedere al Santuario di Monte Pellegrino, è rimasto disponibile soltanto l’ingresso da via Pietro Bonanno. La zona è stata transennata da entrambe le direzioni con due grossi cancelli in ferro. Ciò per impedire l’accesso a causa della possibilità che si verifichino distaccamenti di rocce dai costoni della montagna. E, come mostrano le immagini raccolte sul posto, il rischio c’è. Sono tanti infatti i massi presenti sulla sede stradale o nei limitrofi boschetti. La strada ha vissuto inoltre giorni migliori, lacerata dalla mancata manutenzione, al netto del fatto che la natura è avanzata e si è ripresa i suoi spazi, occupando buona parte della carreggiata. Insomma, per rimettere in sesto via Monte Ercta serviranno tempi e fondi ingenti

Un’opportunità persa, anche in vista dei suoi possibili utilizzi. Posto che per riaprirla al traffico ci vorrà ancora più tempo, non è da escludere un suo impiego in modalità ciclo-pedonale. Fatto auspicato da chi della strada ne ha fruito e continua a fruirne oggi. Un viaggio nel verde che, qualora fosse garantita la sicurezza, avrebbe pochi eguali sull’Isola. Eppure, nel 2023, si parla ancora di ipotesi. Il perchè è spiegato dal direttore della riserva naturale Giuseppe Provinzano che, ai nostri microfoni, evidenzia le criticità da risolvere.

“L’iter è molto complesso. Una prima serie di interventi fu fatta fra il 2014 e il 2015. In quel periodo, si stava per riaprire la strada ma ci fu un altro crollo all’inizio della prima galleria. Questo ha comportato la creazione di una nuova fase di progettazione, divisa in due lotti. Uno per la parte centrale di via Monte Ercta, approvato un paio di mesi fà, e l’altro che interessa l’area nei pressi della prima galleria, al momento fermo in attesa che venga dato il via libera sulle metodologie di lavoro. La strada è ormai chiusa da diverso tempo. Si sono susseguite una serie di ordinanze. Purtroppo il rischio di caduta massi è presente. E una volta messa in sicurezza la parete rocciosa, ci sarà da intervenire sulla strada e sulle strutture accessorie”.

A dicembre affidamento dei primi lavori

Le ultime notizie sui lavori da effettuare a Monte Pellegrino risalgono a dicembre 2022. La Regione Siciliana aveva infatti annunciato la pubblicazione di un bando per gli interventi da effettuare sui costoni dell’altura inserita nel territorio del capoluogo siciliano. Quattro i lotti complessivi, di cui due in procinto di affidamento. Il primo, con un budget da 10 milioni di euro, mentre per il secondo l’importo soggetto a ribasso d’asta è di 12,5 milioni di euro.

Interventi, quelli su Monte Pellegrino, attesi già da diversi anni. Tutte le zone interessate dagli interventi sono classificate come aree P4 ed R4. Ovvero, zone con livelli di pericolosità e di rischio molto elevati. La prima area di intervento, caratterizzata dalla presenza di numerose costruzioni e dalle rispettive strade d’accesso, sovrasta via Annibale, via Annone e il sito di grande valenza archeologica e culturale noto come “Grotta delle Incisioni”. La seconda si estende invece fino al cimitero dei “Rotoli”. La speranza è che questa sia la volta buona per restituire la “Panoramica”di Monte Pellegrino alla città.

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