CONTINUA L'ATTESA PER GLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA

Monte Pellegrino, Scala Vecchia diventa un caso, “Strada chiusa, Coime deve ripristinare le reti”

La Scala Vecchia di Monte Pellegrino, a Palermo, è ancora chiusa al transito pedonale e ciclistico. A specificarlo ai nostri microfoni è il direttore della riserva naturale Giovanni Provinzano.

Un chiarimento che si è reso necessario in seguito alla scomparsa e al danneggiamento delle reti di sbarramento presenti all’ingresso del percorso e in tutte le intersezioni con via Pietro Bonanno.

Il direttore della riserva: “Ordinanza ancora valida”

Ed è lo stesso Provinzano a chiarire lo stato della situazione della Scala Vecchia, tenendo a sottolineare l’attuale validità dell’ordinanza di chiusura della strada storica del capoluogo siciliano. Atto rinnovato anche in occasione delle celebrazioni della festa di Santa Rosalia, vietata anche quest’anno dall’Amministrazione.

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“Abbiamo dovuto dire di no ad un’iniziativa di pulizia del monte promossa da alcune associazioni. Gli stessi attivisti hanno posto gli stessi dubbi relativi all’ordinanza, vista l’assenza di reti e di cartelli. Quella della mancanza di barriere e segnalazioni è una storia vecchia. Ma l’ordinanza, ad oggi, è valida”.

Mancano i cartelli di segnalazione: “Il Coime non ha personale”

Del ripristino delle barriere si dovrebbe occupare il Coime. L’ente comunale è individuato dall’ordinanza del 14 agosto 2020 come responsabile dell’apposizione e del ripristino delle reti.

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Ma, come chiarito dal direttore Giovanni Provinzano, “il problema nasce perchè le transenne sono state già rimosse o danneggiate in passato. Dell’apposizione e del ripristino delle reti si dovrebbe occupare, appunto, il Coime. Ma gli uffici ci rispondono che non hanno personale e che non possono intervenire in tempi medio-brevi. Io stesso ho segnalato la pericolosità di alcune transenne divelte. Il punto, però rimane sempre lo stesso: senza un adeguato controllo, il lavoro risulterebbe vanificato”.

E sono proprio i tecnici del Coime a scriverlo alla direzione della Riserva Naturale. I dipendenti, rispondendo ad una precedente segnalazione del direttore Provinzano, sottolineano infatti che “tutte le lavorazioni che vengono effettuate, se non supportate da un controllo costante, vengono vanificate nel giro di pochissimi giorni“.

Interventi effettuati tre volte da agosto 2020, termine in cui è entrata in vigore l’ordinanza. L’ultima opera di sbarramento risale all’aprile di quest’anno, poi ripristinata verso la fine di agosto. Ma, una volta passati i giorni della festività di Santa Rosalia, le reti sono state nuovamente tolte o divelte, vanifcando quanto fatto.

Segnalazioni assenti e i cittadini entrano nell’area

Ed è proprio l’assenza di un’adeguata segnalazione della presenza di un’ordinanza di divieto di accesso all’area, unita alla mancanza di controlli, ad aver spinto diversi cittadini a ripopolare uno dei percorsi simbolo del capoluogo siciliano. Un’area che ha vissuto decisamente giorni migliori e che attende, già da più di un anno, degli interventi di ripristino della strada e dei muri laterali.

Elementi architettonici di valore storico-culturale danneggiati non solo dal tempo e dalle intemperie metereologiche, ma anche e soprattutto dagli incivili. Come dimostrano le scritte e i graffiti presenti in diverse zone della Scala Vecchia. Un’opera di inciviltà e vandalismo che costringerà l’Amministrazione ad ulteriori spese.

Uscite di cassa che sicuramente si renderanno necessarie per l’opera di diserbo da effetuare sul percorso. Come documentato nella live di domenica 7 novembre infatti, le erbacce sono cresciute talmente tanto da occupare più della metà della sede stradale.

La Protezione Civile lavora agli interventi di messa in sicurezza

Intanto, la Protezione Civile Comunale sta lavorando ad una soluzione tampone che possa permettere il ripristino del transito pedonale e ciclistico. Ciò, almeno, in attesa dei lavori di ricostruzione dei muri laterali dei ponti della Scala Vecchia, che dovrebbero seguire un iter compatibile con la loro natura storico-culturale.

Secondo quanto riferiscono gli uffici, l’idea sarebbe quella di apporre una rete metallica di sicurezza nelle aree sprovviste dei muri. Strutture danneggiate dalle intemperie metereologiche degli ultimi anni, come ad esempio l’alluvione dello scorso 15 luglio. Un progetto sul quale l’assessorato ai Beni Culturali si sarebbe espresso favorevolmente. Il piano, sul quale il Comune ha già trovato le somme necessarie (circa 40.000 euro), attende di essere ultimato, per poi essere sottoposto all’approvazione in Giunta.

La successione delle ordinanze sulla Scala Vecchia

Una situazione, quella della Scala Vecchia, già evidenziata una prima volta durante la nostra live di fine agosto. Diretta in cui abbiamo sviscerato le motivazioni che hanno portato alla mancata celebrazione dell’Acchianata. Un evento di culto per tutto il popolo palermitano, privato della ricorrenza religiosa già lo scorso anno. Il primo cittadino, nella nota del Comune relativa alla chiusura, aveva preso atto “dell’aggravarsi della situazione sanitaria con la conseguente dichiarazione della intera Sicilia come zona gialla”, predisponendo il divieto di celebrazione dell’Acchianata nei giorni 3,4 e 5 settembre.

Atto che ha ribadito lo scopo dell’ordinanza della Protezione Civile Comunale n.112 del 14 agosto 2020. Un documento con il quale si faceva divieto di transitare all’interno del percorso storico-culturale. Decisione però nuovamente messa in atto il 13 aprile, quando gli operai del Coime hanno sbarrato l’ingresso alla prima fuga, impedendone di fatto l’accesso a bikers e runners.

 

 

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