La morte di Gioachino Lanza Tomasi di Lampedusa, avvenuta ieri sera a 89 anni, ha molto colpito il mondo soprattutto della cultura, ma non solo. “Con profonda tristezza ho appreso della scomparsa di Gioacchino Lanza Tomasi di Lampedusa, musicologo, uomo di cultura e artista di rilievo che ha dato lustro al Paese e anche alla nostra Città, in particolare con l’incarico di consulente artistico del Teatro Massimo e insegnando Storia della Musica all’Università degli Studi di Palermo. Anche le prossime riprese della serie tv “Il Gattopardo” in città saranno un modo per onorare la sua memoria e quella del padre Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ai suoi familiari va il mio sincero cordoglio e la vicinanza di tutta l’amministrazione comunale”, ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
A lui si deve la memoria del Gattopardo
Un nome, ma soprattutto un’eredità attentamente conservata e tutelata. Esprime cordoglio, unendosi al dolore della famiglia per la scomparsa del musicologo Gioacchino Lanza Tomasi, figlio di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Deborah Ciaccio, presidente dell’Istituzione che porta il nome del grande scrittore autore del Gattopardo, fondata nel 1998, della quale Lanza Tomasi era direttore onorario.
“L’Istituzione – dice Deborah Ciaccio – ha raccolto l’eredità dell’autore del romanzo più amato e tradotto del ‘900”. Gioacchino Lanza Tomasi, grande musicologo, critico ed esperto di teatro d’opera e del melodramma, è stato, si legge in una nota del Comune, “l’anima della rinascita culturale di Santa Margherita Belice, dove ancora sorge l’amata dimora di famiglia dello scrittore, città con la quale h aveva stretto un grande rapporto d’affetto diventato direttore onorario dell’Istituzione ‘Giuseppe Tomasi di Lampedusa’, e dell’omonimo premio letterario, nato nel 2003 e che ad agosto celebrerà la sua diciottesima edizione. A Santa Margherita ha donato la sua figura umana, la sua sapienza intellettuale e il manoscritto originale del Gattopardo, custodito nel Museo del Gattopardo”.
Lutto cittadino a Santa Margherita
Il sindaco di Santa Margherita di Belice (Agrigento) Gaspare Viola ha proclamato il lutto cittadino come omaggio istituzionale della sua comunità nei confronti della memoria di Gioacchino Lanza Tomasi, il musicologo e figlio adottivo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, la cui famiglia era molto legata al territorio margheritese.
Gioacchino Lanza Tomasi, che era presidente del premio letterario intitolato alla memoria del padre e che si svolge
ogni anno proprio a Santa Margherita, negli anni scorsi aveva donato al comune belicino il manoscritto de “Il Gattopardo”, oggi esposto all’interno di una teca nel museo cittadino ubicato all’interno del palazzo Filangeri di Cutò, famiglia nobiliare da cui discendevano i Tomasi di Lampedusa e dove si trova anche la sede municipale. Museo dove sono in mostra anche altri reperti legati alla vita dello scrittore morto nel 1957, pochi anni prima del grande successo letterario ottenuto da “Il Gattopardo”.
Il sindaco di Taormina: “Autorevole ovunque”
Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, ricorda la figura di Gioacchino Lanza Tomasi. “E’ stato direttore artistico di Taormina Arte, settore musicale, portando al Teatro Antico allestimenti rimasti epocali. Fortemente legato alla Sicilia, aveva una cultura internazionale che lo rendeva autorevole ovunque, non soltanto nel campo musicale. – aggiunge – Mi ricordo quando andai la prima volta a parlare con il maestro all’opera di Roma. Fu un colloquio amichevole e costruttivo, alla fine del quale accettò l’incarico a Taormina Arte. Opere liriche, concerti, balletti che per lunghi anni hanno portato Taormina sul tetto del mondo. Stagioni forse irripetibili”.
“Lo incontrai per l’ultima volta qualche anno fa in occasione del TaoBuk. – osserva – Abbiamo ricordato gli anni trascorsi e parlato delle sue pene. Apprendo con commozione della sua scomparsa. Penso che la Fondazione Taormina Arte Sicilia debba organizzare un ricordo del suo lavoro durante la prossima stagione di attività”.
Il ricordo del San Carlo di Napoli
“I miei amici napoletani? Straordinari”: così Gioacchino Lanza Tomasi, Sovrintendente del Teatro San Carlo dal 2001 al 2006, commentava la sua vicinanza a Napoli. Si è spento ieri sera nella sua casa a Palermo, il figlio adottivo del grande scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa autore del “Gattopardo””, il commosso saluto da tutti i lavoratori del Teatro San Carlo.
Samonà: “Un giorno triste”
“Oggi è un giorno triste per la scomparsa di Gioacchino Lanza Tomasi, grande musicologo, il cui nome resterà per sempre legato alla Sicilia. Fra i massimi studiosi del teatro d’opera e dell’evoluzione del melodramma nel teatro contemporaneo, è stato anche sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli e dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Un uomo che ha dato tantissimo alla Cultura italiana e alla nostra Terra. Custode dell’eredità umana e letteraria di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per me Gioacchino è stato soprattutto un amico, con il quale era sempre bello potersi confrontare. Un pensiero affettuoso ai suoi cari”, dice l’ex assessore ai beni culturali Alberto Samonà
Il conservatorio di Palermo: “La musica era la sua vita”
“Ieri sera è scomparso Gioacchino Lanza Tomasi, musicologo, direttore artistico, sovrintendente e consulente per importanti fondazioni, enti, festival nonché per un periodo direttore dell’Istituto italiano di cultura a New York. Ordinario di storia della musica presso l’Università di Palermo Lanza Tomasi era figlio adottivo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del celebre romanzo Il Gattopardo. Ci lascia così un importante siciliano che ha fatto dello studio e della divulgazione della musica lo scopo della sua vita. Il nostro Conservatorio si associa al dolore della famiglia e del mondo della cultura per questa grave perdita”, scrive il conservatorio di Palermo.
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