Ci sono due indagati per la morte di Nicola Vitto, 48 anni, l’operaio della Dolce Carollo, vittima di un incidente sul lavoro, venerdì, a Carini.

Come scrive il Giornale di Sicilia sono i titolari dell’azienda dolciaria, Massimo e Vincenzo Carollo, padre e figlio: rispondono di omicidio colposo e, come classico atto dovuto, in questa fase, hanno ricevuto l’avviso di garanzia per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo del dipendente, deceduto dopo essere caduto da un mezzo meccanico con cui stava lavorando all’interno della cella frigorifera.

I familiari di Vitto si sono affidati agli avvocati Marzia Fragalà, Giuliana Rodi e Bianca Savona, mentre i Carollo sono assistiti dagli avvocati Ninni e Giuseppe Reina.

L’accertamento sul corpo della vittima, ordinato dal pm Federica La Chioma, è stato eseguito ieri pomeriggio dal medico legale Antonella Argo, con i consulenti della difesa, Nunzia Albano, e Pasquale Petruzzo per le «persone offese».

Nei prossimi giorni il responso, ma che sia stata la caduta la causa della morte è scontato: da verificare, piuttosto, se Vitto abbia avuto un malore, dovuto magari al fatto di essere al lavoro dentro la cella frigorifera, e anche se siano state rispettate le norme di sicurezza. L’inchiesta è condotta dal pool che in Procura è coordinato dall’aggiunto Annamaria Picozzi.

Sabato i cancelli della ditta sono rimasti chiusi in segno di lutto.

Lo stesso giorno a Corleone ci fu un’altra vittima sul lavoro. Francesco Paolo Agrusa, 26 anni, che era di Balestrate.

Due indagini, affidate a polizia e carabinieri, sono state aperte per ricostruire la dinamica dei due episodi, attraverso audizioni di testimoni e sopralluoghi nei luoghi teatro degli incidenti.