• Domani è la giornata dei beni culturali siciliani
  • Nell’occasione la mostra Terracqueo sarà visitabile gratuitamente
  • La mostra organizzata dalla Fondazione Federico II

La mostra Terracqueo visitabile gratuitamente

La mostra Terracqueo, allestita presso le Sale Duca di Montalto di Palazzo Reale a Palermo, domani, mercoledì 10 marzo 2021, sarà visitabile gratuitamente in occasione della Giornata dei beni culturali siciliani, in memoria di Sebastiano Tusa che all’archeologia subacquea ha dedicato un’intera vita.

Terracqueo è la grande mostra sul Mediterraneo, organizzata dalla Fondazione Federico II con la sinergia tra enti museali e istituzionali siciliani e nazionali.
Non una mera esposizione ma un racconto: dalla geologia ai miti mediterranei, dalla colonizzazione greca ai fenici, dal commercio alla globalizzazione dei giorni nostri. Un tutt’uno di terra e mare. Da millenni tutto confluisce qui, complicando ma arricchendo la sua storia.

I contenuti dell’esposizione

Terracqueo è l’emozionante narrazione, attraverso 324 reperti e 8 sezioni, di un immenso patrimonio archeologico che racconta dell’incontro e dello scontro tra popoli che hanno solcato il Mediterraneo e abitato le sue terre. Dalla geologia ai miti mediterranei, dalla colonizzazione greca ai fenici, dal commercio alla globalizzazione dei giorni nostri.

Non una mera esposizione ma un racconto, creato dalla Fondazione Federico II e dal Comitato scientifico multidisciplinare costituito per l’occasione, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali e il Centro Regionale per il Restauro e con la sinergia tra enti museali e istituzionali siciliani e nazionali come la speciale collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Un prezioso e proficuo supporto, poi, anche dai Musei Capitolini dal Museo Etrusco di Volterra, dalla Soprintendenza del Mare, dal Museo Archeologico Salinas, dal Parco Archeologico Museo Lilibeo, dal Museo Pepoli, dal Museo Archeologico Paolo Orsi e dal Museo “G.G. Gemmellaro”.

La Giornata dei beni culturali siciliani

Numerose le iniziative messe in campo nelle varie province in occasione della “Giornata dei beni culturali siciliani” dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, scomparso due anni fa nel disastro aereo in Etiopia. Il 10 marzo, tutti i musei, i parchi e le gallerie della Regione Siciliana saranno visitabili gratuitamente, previa prenotazione e nel rispetto di tutte le misure anti-Covid. Inoltre, mostre e visite guidate sono in programma in alcuni dei luoghi della cultura dell’Isola.

A Palermo mostra di ceramiche all’ex convento della Magione

La Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo, guidata da Selima Giuliano, mercoledì 10 marzo, aprirà al pubblico gli spazi dell’ex convento della Magione. Verrà contestualmente inaugurata la mostra di Ceramiche dal XVI al XX secolo della collezione Tschinke–Daneu: maioliche, vasi da farmacia, piatti e vasellame dal Cinquecento all’Ottocento, provenienti dai più importanti centri di produzione siciliani come Caltagirone, Sciacca e Burgio, ma anche da altre parti del Sud Italia, in particolare da Vietri sul Mare. Alle maioliche manufatte si affiancano contenitori, vasi della nascente produzione industriale in terraglia, ceramica e porcellana. Le opere provengono per la maggior parte dalla ditta Daneu, una delle famiglie di antiquari siciliani più importanti, fondata da Vincenzo Daneu (Trieste 1860 – Taormina 1937) a Palermo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. La mostra resterà aperta gratuitamente al pubblico fino al 10 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30 e il martedì e mercoledì anche il pomeriggio fino alle 17.

Maestri del disegno barocco alla Galleria Regionale della Sicilia

Nei tre istituti della Galleria regionale della Sicilia, all’ingresso gratuito su prenotazione dalle 9 alle 19, si accompagna solo per il 10 marzo l’esposizione di una selezione di rari disegni di maestri protagonisti del Barocco in pittura e scultura: Andrea Sacchi a Palazzo Abatellis, Guglielmo Borremans a Palazzo Mirto e Giacomo Serpotta all’Oratorio dei Bianchi. Il disegno rappresenta la fase creativa dell’opera, in cui l’artista dà forma e immagine all’idea, destinata a essere superata dall’esecuzione, come nel caso, in pittura, delle pale d’altare e dei grandiosi cicli di affreschi di Sacchi a Roma e del fiammingo Borremans in Sicilia. Ancor più preziosa la grafica attribuibile a Serpotta, che mostra la progettualità e profonda cultura iconografica, sottese alla tecnica esecutiva rapida dello stucco. Nella sede dell’Oratorio dei Bianchi sarà ospitata anche l’iniziativa degli Amici dei Musei Siciliani, che come ogni anno celebrano la nascita di Giacomo Serpotta, risalente al 10 marzo 1656. Sarà presentata l’opera contemporanea realizzata in argilla da Giovanni Lo Verso, ispirata al noto busto marmoreo del Serpotta che accoglie i visitatori nel giardino antistante all’Oratorio di San Lorenzo.

Al Museo Salinas di Palermo visite a tema con le archeologhe

I visitatori che sceglieranno il Museo Antonio Salinas di Palermo, il 10 marzo, troveranno le archeologhe pronte a guidarli alla scoperta di aspetti inediti delle collezioni e dei reperti custoditi nelle sale di piazza Olivella.

A Catania sete e merletti a Casa Verga

Il 10 marzo alle 10.30 sarà inaugurata l’esposizione “Seta e merletti. Mostra di antichi abiti femminili a casa Verga” a Catania. L’esposizione sarà ospitata fino al 2 giugno nella casa museo intitolata allo scrittore verista, in via Sant’Anna 8, nella cui biblioteca è custodito, tra gli altri, il volume che contiene la novella Fantasticherie, ricco di illustrazioni con abiti femminili del noto disegnatore Arnaldo Ferraguti (1862-1925).

Articoli correlati