Un’area della movida che nasca nella zona più periferica di Palermo, e per l’esattezza nell’area industriale di Brancaccio. Oggi certamente un’utopia, dal momento che anzitutto si dovrebbe prevedere un nuovo strumento urbanistico per permettere l’insediamento di esercizi del genere. Intanto se ne comincia a parlare e l’idea è arrivata dalla seconda circoscrizione del Comune che chiede l’impegno del sindaco Roberto Lagalla. Per Palermo si tratterebbe di una sorta di “modello” da lanciare: un’area della movida in zona decentrata, dove non ci sono problemi di traffico veicolare, eliminando anche i fastidi arrecati ai residenti e le cosiddette misure di contenimento per le emissioni sonore.

L’idea della cittadella”

Su proposta del Presidente, Giuseppe Federico (nella foto), il consiglio della seconda circoscrizione del Comune di Palermo ha approvato una mozione per chiedere al sindaco Roberto Lagalla, al consiglio comunale e agli assessori competenti, di avviare ogni provvedimento utile per la realizzazione della “Cittadella della Movida” in zona Asi-Brancaccio.

I motivi

“In molte città italiane – afferma il presidente della seconda circoscrizione, Giuseppe Federico – sono presenti delle aree dedicate alla movida. Quella che abbiamo identificato sarebbe l’ideale per realizzare la ‘Cittadella’ perché nell’area non sussistono problemi legati al traffico veicolare e la cui estensione sarebbe ideale per la riqualificazione e lo sviluppo socio-economico del territorio”.

Cosa si chiede

“Con la mozione – prosegue Federico – chiediamo all’amministrazione comunale di Palermo che l’area individuata per la realizzazione della ‘Cittadella della movida’ sia indicata nel nuovo Piano regolatore della città per il cambio di destinazione d’uso. La realizzazione della ‘Cittadella della movida’ sarebbe un ottimo viatico per lo sviluppo e la valorizzazione di questo scorcio di territorio di Palermo”. Certamente un iter che è ancora agli albori, sempre che la mozione venga presa in considerazione dall’attuale amministrazione comunale dal momento che parliamo di atti non vincolanti. Un’idea che certamente innescherà una discussione ed un confronto.

Articoli correlati