È un Nello Musumeci a tutto campo durante la conferenza stampa di fine anno. Il presidente della Regione interviene a gamba tesa su vari argomenti: dalla Ferrovie “vergognose” alla zona gialla in arrivo, dalle frizioni nel centrodestra alle polemiche sulla sua ricandidatura per le Regionali 2022.
Ferrovie: “in Sicilia 40 anni vergognoso abbandono”
“La condizione delle Ferrovie in Sicilia è lo specchio di oltre 40 anni di vergognoso abbandono da parte dei governi che si sono alternati a Roma. In materia di dotazione infrastrutturale c’è stata una latitanza dei governi nazionali, lo voglio dire senza mezzi termini”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ai giornalisti durante la conferenza stampa di fine anno.
“Le novità che avete notato negli ultimi anni – ha aggiunto – sono essenzialmente dovute all’azione incalzante e costante che il nostro governo ha esercitato su Rfi e Trenitalia attraverso l’impegno di tutti”.
Covid, zona gialla in Sicilia in qualunque momento
“In Sicilia non siamo ancora in zona gialla, ma potremmo esserlo in qualunque momento, i parametri sono ai limiti, devo dare atto ai siciliani di avere rispettato le norme di sicurezza. Aumentano le prime dosi di vaccino, c’è un opera di conversione da parte di chi sembrava irriducibile. I nostri hub stanno lavorando con la possibilità di vaccinare quante più persone possibili”, ha aggiunto Musumeci.
Centrodestra unito non è solo sulla carta
“Questa è una coalizione assolutamente unita, il centrodestra è unito e in Sicilia non è solo sulla carta. A Palazzo d’Orleans c’è una coalizione unita – ha aggiunto – l’affinità degli obiettivi ci consente di superare le difficoltà. Ci aspetta una stagione ricca di sfide che vede la coalizione di governo particolarmente impegnata in una unità che non è fittizia”.
A gennaio vertice di coalizione
“Penso sia giusto convocare un incontro all’inizio del nuovo anno con i segretari di partito per definire tre o quattro ddl già presentati dal governo e concordare quali possano essere quelli prioritari”. Lo ha detto ai giornalisti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa di fine anno, a proposito dei rapporti con i partiti che compongono la sua coalizione di governo.
“Forse abbiamo lavorato troppo in silenzio, non abbiamo saputo meglio organizzare la nostra comunicazione esterna – ha proseguito – ma forse questa sobrietà può essere motivo di apprezzamento da parte della pubblica opinione”.
Polemiche con Miccichè
“Se il presidente del parlamento regionale dice che rendo ogni giorno più difficile la mia ricandidatura, meno male che sono io stesso a renderla più difficile. Se sono io che lo faccio me ne assumo le responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che replica in questo modo al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, che aveva detto che Musumeci dovrebbe unire di più la maggioranza.
“La nostra è una squadra e una coalizione unita – ha proseguito -. Non abbiano dovuto sostituire 59 assessori, neppure 40, 30 o 10, serve ancora qualche altra prova concreta per dimostrare che l’unita non è fittizia?. Con il carattere che mi ritrovo e gli assessori che rimangono per 5 anni c’è un rapporto di assoluta lealtà”, ha sottolineato.
“In 4 anni ho tenuto unito centrodestra”
“Il mio obiettivo in questi quattro anni è stato quello di tenere unito il centrodestra e credo di esserci riuscito. Dopo nove anni di laceranti divisioni abbiamo riunito il centrodestra e questa coalizione, che rappresenta la maggioranza del popolo siciliano, è rimasta unita Il mio compito è questo e se dovessero esserci fughe in avanti ognuno si assumerà la responsabilità di quello che determinerà”.
Lo ha detto ai giornalisti il presidente Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa di fine anni a Palazzo d’Orleans, a Palermo, rispondendo a una domanda sulla ricandidatura a governatore.
Musumeci, citando il suo predecessore ha ricordato che “l’elezione di Crocetta fu frutto del centrodestra e non del centrosinistra. Se l’esperienza deve servire credo che tutti dobbiamo farne tesoro”, ha aggiunto.
“Lanciamo sfida per transizione ecologica”
“Siamo soddisfatti per il lavoro fatto nell’ultimo anno. Iniziamo a cogliere il frutto di un lavoro di semina che è stato difficoltoso e impegnativo. Si aprono sempre più cantieri e impegniamo sempre più risorse – ha aggiunto – e vogliamo anche lanciare alcune sfide, come quella della transizione ecologiche, ci siamo candidati come una delle più importanti regioni ‘green’ dell’Italia soprattutto con l’idrogeno. È una ambizione che abbiamo condiviso col ministro Roberto Cingolani, ci sono le condizioni per farlo.
In Sicilia – ha sottolineato Musumeci – nei prossimi sei anni arriveranno circa 30 miliardi di euro provenienti da diversi fondi e hanno bisogno di progetti, alcuni in tempi brevi, altre risorse possono essere finalizzate con obiettivi a media scadenza. Dobbiamo adoperarci affinché la Regione possa dotarsi dei progetti necessari di nostra competenza del governo”.
“Governo Draghi è anomalia”
“Se Gaetano Miccichè può essere il Draghi siciliano? Io ritengo un’anomalia il governo Draghi. È un governo di emergenza, io appartengo alla scuola secondo cui chi vince va al governo e chi perde all’opposizione. Io sono per i governi politici. Non è una novità – ha aggiunto – che Musumeci è candidato, la novità è perché non dovrei essere candidato. Lo stesso Gaetano Miccichè ha detto che vuole fare il banchiere, tutto il resto è polemica gratuita”.
Fisco: “da Roma avuto ciò che ci era stato negato”
“Apprezziamo il risultato raggiunto nella trattativa con Roma sul fronte finanziario: non è il massimo ma siamo soddisfatti”. Lo ha detto Musumeci a proposito dell’accordo raggiunto con il governo nazionale sul fisco. “Rispetto all’atteggiamento supino e remissivo che la Regione ha tenuto negli anni passati – ha aggiunto – noi possiamo dire di avere legittimamente ottenuto quello che era stato negato alla Sicilia”.
Stampa ha un ruolo di responsabilità
“L’informazione plurale per noi è una garanzia e ci stimola quando i giornali incalzano senza pregiudizi. La stampa ha un importante ruolo di responsabilità. Abbiamo ricordato al nuovo presidente dell’ordine dei giornalisti di Sicilia che abbiamo portato avanti e voluto il concorso per l’ufficio stampa della presidenza della Regione per restituire dignità lavorativa e ruolo al giornalismo professionale e restituire alla Regione Siciliana un gruppo di professionisti che potessero garantire una informazione non affidata alla improvvisazione”.
Poi Musumeci ha criticato il taglio dei tg regionali della notte previsto dai vertici della Rai “Avremo una interlocuzione con il direttore generale, e con il presidente per sollecitare la questione e fare in modo che si possano realizzare in Sicilia anche programmi”.
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