“Non ho la presunzione di dirlo adesso, voglio vedere se in questi tre anni riuscirò a fare almeno il 60% delle cose per le quali ho chiesto e ho ottenuto il consenso dei siciliani”. Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci a “L’Intervista” di Maria Latella su Sky TG24 rispondendo a una domanda sulla sua ricandidatura nel 2022.

Musumeci ha parlato anche della situazione politica nazionale.”Credo che il candidato premier – ha chiarito – deve appartenere alla forza politica che si attesta con il maggior numero di consensi. Lavorare per competere all’interno della stessa coalizione non serve, serve allargare”. Questa la sua idea a proposito dell’ipotesi di Giorgia Meloni come candidata premier per il centrodestra in future elezioni.

E ancora: “Con Fitto siamo amici, è stato un bravo governatore. Non ho alcun potere di dire a Salvini quello che deve fare, ma un centrodestra unito è un valore per chi ci crede, per chi non ci crede è un male necessario” ha detto sull’ipotesi di candidatura di Raffaele Fitto alle regionali in Puglia.

Il governatore ha parlato anche del confronto nel M5S tra chi è aperto a votare le norme del governo ritenute utili e chi invece vuole mantenere la linea dell’opposizione. “Guardo con grande rispetto al dibattito interno al M5s all’Assemblea siciliana. Sono convinto – ha precisato – che in un momento cosi difficile per la Sicilia anche chi e’ stato costretto all’opposizione debba avvertire la necessità di lavorare per la Sicilia. L’etica della responsabilità dovrebbe indurre chi sta all’opposizione a vigilare e controllare ma anche a condividere le buone idee“.

Musumeci ha fatto poi una riflessione sulle necessità della nostra Isola: “In Sicilia non abbiamo bisogno di
denaro paradossalmente, ma di una deroga alla procedure vigenti, serve un piano anticiclico di cinque anni sul ‘modello Morandi’ per realizzare le opere infrastrutturali strategiche. Senza deroghe per realizzare un’opera possono passare anche 15 anni”.

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