Il primo colpo di martello alle 72 tombe abusive della parte alta del cimitero di Rotoli. Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha assistito all’avvio delle opere di demolizione dei loculi pericolanti della sezione 252. Ad accompagnarlo nella sua visita al camposanto di Vergine Maria il sindaco Roberto Lagalla, il vicesindaco Carolina Varchi e l’assessore Totò Orlando. Sopralluogo istituzionale nel quale l’ex presidente della Regione ha fatto i complimenti all’attuale amministrazione per il superamento dell’emergenza, lanciando al contempo qualche velata frecciata al precedente corso politico della città.

Musumeci: “Fatto in sei mesi quanto non fatto in sei anni”

Intervenuto ai microfoni dei giornalisti, Nello Musumeci ha commentato così i progressi fatti al cimitero dei Rotoli. “L’amministrazione comunale di Palermo ha fatto in sei mesi quello che non è stato fatto in sei anni. L’impegno era categorico. Il primo atto che ho compiuto da ministro è stato proprio la dichiarazione di una condizione di emergenza e quindi la messa a disposizione per l’Amministrazione Comunale della gestione commissariale”.

Una cabina di regia nata a gennaio di quest’anno che, in circa sei mesi, ha azzerato la quota di oltre 1200 bare che giacevano nei depositi del camposanto dei Rotoli in attesa di una degna sepoltura. Ciò attraverso “una risorsa finanziaria di due milioni di euro e una scadenza perentoria di un anno. In sei mesi sono riusciti a fare miracoli – ha sottolineato Musumeci -. Sono grato al sindaco, al vicesindaco e all’assessore Orlando, che hanno assunto a pieno la loro responsabilità per non vanificare gli sforzi fatti. Il rispetto verso i morti passa attraverso una regolare e dignitosa sepoltura. In passato ho visto cose mai viste in altre parti d’Europa – ha tuonato il ministro -. Oggi, la sepoltura delle salme avviene in maniera ordinaria, come è giusto che sia. Andiamo avanti, lavoriamo su più fronti”.

Forno crematorio attivo entro luglio

Un sopralluogo che ha riguardato anche le condizioni del vecchio forno crematorio. La struttura, ferma da marzo 2020, sarà messa a breve in funzione, così come dichiarato dal sindaco Roberto Lagalla. “Speriamo di poter attivare entro luglio il forno crematorio. Oggi diamo un’ulteriore affermazione della legalità procedendo con l’inizio delle operazioni di abbattimento di 72 sepolture abusive che per decenni non sono state mai oggetto di una rimozione strutturale ma anzi inopinatamente utilizzate dalla stessa amministrazione in tornate successive per in qualche modo non ridurre il numero delle sepolture disponibili”.

Ampliamento ai Rotoli? Si, ma solo di spazi di servizio

Il sindaco si sofferma poi sulla possibilità di un allargamento dei camposanto dei Rotoli. “Non è previsto un ampliamento delle strutture delle sepolture, ma semplicemente degli spazi di servizio che dovranno convivere con la riqualificazione urbana di un’area oggettivamente abbandonata”.

Quando terminerà il lavoro della struttura commissariale?

Parentesi poi sul futuro della struttura commissariale. Un organo, quello nato a gennaio, che ha un tempo limitato fino al 31 dicembre 2023. “Quando finirà il periodo di accompagnamento con Governo nazionale? Ne parleremo col ministro – ha dichiarato Roberto Lagalla -, ovvio che il Governo nazionale può svezzare ma non accompagnare per tutta la crescita. Dobbiamo essere capaci di camminare coi nostri piedi. Abbiamo ripristinato l’ordinario turnover grazie al lavoro di Reset e delle imprese, non ci fermiamo a questo, stiamo operando e approvando atti per l’allargamento di Santa Maria di Gesù e in prospettiva potremmo anche pensare a una nuova sede cimiteriale”.

 

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