“Nel giorno in cui sbarcano a flusso continuo migranti in Sicilia, con rischio loro e nostro a causa dell’epidemia, il Senato vota a favore del processo per Matteo Salvini. E’ un controsenso politico che tutto il centrodestra denuncia, manifestando vicinanza al segretario della Lega. Si è persa una preziosa occasione per manifestare il primato della politica nelle scelte di governo del fenomeno migratorio. Al senatore Salvini manifesto la mia personale solidarietà e l’augurio convinto che possa trovare presto giustizia”.

A dirlo è il Presidente della Regione Nello Musumeci. Lo fa con una nota ufficiale mandata in serata qualche ora dopo il sì del Senato al processo per Matteo Salvini. Proprio ieri nel tardo pomeriggio, infatti, l’aula del Senato ha detto sì al processo con 149 voti favorevoli contro 141 contrari.

Immediata la reazione dell’ex Ministro dell’Interno “Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo. Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso. Mi tengo stretto l’articolo 52 della Costituzione (“la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”) e ricordo le parole di Luigi Einaudi: “Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra”.

“Non ho paura, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori” aggiunge il leader della Lega Matteo Salvini, dopo il voto di Palazzo Madama.

Ma la polemica in Sicilia scoppia sulla solidarietà di Musumeci “Caro Musumeci la mia personale solidarietà va ai migranti tenuti in mare e trattati come animali con il nobile obiettivo di raccogliere like mentre ballava al Papeete e beveva Mojto – scrive Antonio Rubino, a nome dei PartigianiDEM seguito da una serie di post e commenti analoghi –  La mia personale solidarietà va a tutti quegli esseri umani torturati e uccisi nei #lager, travestiti da centri di detenzione, dei loro paesi. La mia personale solidarietà va ai volontari delle ONG, agli uomini di chiesa, agli operatori del sociale che ogni giorno cancellano il velo nero che Lei sta provando a stendere sulla cultura dell’accoglienza della nostra terra. E infine, sig. Presidente, la mia personale solidarietà va a tutti i siciliani costretti ad essere governati da chi solidarizza con coloro che, fino a qualche giorno fa, invocavano le fiamme dell’Etna per risolvere “il problema meridionale”. Capisco che ogni tanto torna a far capolino la sua ideologia ma non lo faccia sulla pelle della povera gente e, soprattutto, lo faccia in silenzio”.