Un corso innovativo che ad alcuni potrebbe apparire insolito e bizzarro. È stato appena presentato dall’Università di Palermo e si chiama ‘Economia della Felicità’, attivato all’interno del Master in Risorse Umane dell’ateneo siciliano. L’insegnamento sarà affidato al professor Sandro Formica, docente proveniente dalla Florida International University di Miami.

Ed è proprio il docente a spiegare a Skuola.net perché non c’è niente di strano nell’attivare questo corso: negli Stati Uniti, infatti, i corsi maggiormente richiesti sono proprio quelli che studiano le dinamiche della ‘Scienza della felicità’; ciò avviene già in prestigiose università d’oltreoceano, come Harvard e Yale.

E non può certo trattarsi di un caso se gli studenti preferiscano investire in corsi che non solo siano finalizzati ad incrementare le loro potenzialità, ma che rivelino anche un risvolto vantaggioso per il bene comune della società, attivando dei meccanismi per migliorarla. Il corso è nato in seguito all’iniziativa congiunta del dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche, dell’esercizio fisico e della formazione e del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche. L’obiettivo è offrire agli studenti l’opportunità di conoscere una materia nuova rispetto all’assetto tradizionale della didattica, che possa tornare utile a quanti vogliono apprendere le tecniche di gestione di organizzazioni e di aziende, mantenendo in primo piano l’attenzione verso gli aspetti umani. Per questo, il Master in Risorse Umane è sembrato il contesto più adatto per svolgerlo.

La figura di chi si specializza nelle HR (Human Resources) deve infatti tenere sempre attivo l’aspetto della sfera delle relazioni e della soddisfazione personale del dipendente, oltre che della professionalità. Il corso in “Economia della Felicità” si propone proprio di consolidare il non facile compito di coniugare al meglio questi due aspetti. Secondo il Prorettore Vicario Fabio Mazzola, l’Università di Palermo con questa novità offre finalmente agli studenti un corso che sappia attivare “competenze e strumenti innovativi per incrementare le opportunità di successo sul lavoro, nel rispetto della sostenibilità sociale, organizzativa e aziendale”