Analizzare le tendenze e i fenomeni relativi al mercato del lavoro in Sicilia e fornire supporto nella programmazione delle politiche occupazionali della Regione. Con questi obiettivi è stato istituito l’Osservatorio del mercato del lavoro, presso l’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. Ne fanno parte l’assessore, i dirigenti dei dipartimenti del Lavoro, della Famiglia e delle politiche sociali, della Formazione professionale, il presidente del Ciapi, oltre ai rappresentanti regionali del mondo sindacale, datoriale e universitario.

Albano, “Attività di studio e pianificazione avranno sede reale”

“Per la prima volta – ha detto l’assessore Nuccia Albano – l’attività di studio e di pianificazione delle politiche formative e l’analisi delle richieste delle imprese in Sicilia avranno una reale sede di confronto. L’Osservatorio determinerà, in sinergia con l’assessorato della Formazione, un salto di qualità orientando così i corsi verso ciò che chiede realmente il mercato del lavoro”.

Albano prosegue sottolineando anche: “Soltanto avendo contezza delle esigenze delle imprese, quindi dell’offerta di lavoro, si può programmare una formazione specifica e, conseguentemente, riuscire a incrociarla con la domanda. Attraverso una programmazione mirata può essere annullato il divario sociale ed economico della Sicilia con le aree più avanzate del Paese nel settore dell’occupazione, e abbattere il gap di competitività che penalizza le nostre aziende nel libero mercato internazionale”.

Ed infine conclude dell’importanza della preparazione al mondo del lavoro: “I nostri giovani devono essere adeguatamente formati per poter cogliere le nuove opportunità che il mercato del lavoro offre”.

Gli obiettivi dell’osservatorio

Tra gli obiettivi dell’Osservatorio, l’attività di rilevazione statistica, la documentazione, la ricerca e lo studio in materia di lavoro. Il nuovo organismo si occuperà anche di mettere a disposizione dei Centri per l’impiego informazioni essenziali per facilitare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, quali, ad esempio, l’evoluzione delle strutture occupazionali, l’analisi delle professionalità più ricercate, gli esiti degli inserimenti lavorativi.

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