La redazione di Blogsicilia si è già occupata nei giorni scorsi del fenomeno delle sofferenze creditizie, anche sulla base di una recente giornata studi dell’AIRFIM (l’Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers).

Emerge, solo in Sicilia (sono dati Bankitalia) la cifra che, incontrovertibilmente, dà l’importanza di questo fenomeno (e del relativo mercato digitale del credito): 4,7 miliardi di crediti in sofferenza ceduti con opportunità significative per il comparto di riferimento.

Ne abbiamo parlato con l’avvocato Marco Pagani (che unitamente al collega Roberto Ghio vanta una notevole esperienza nel campo delle operazioni di finanza strutturata), e che insieme a un team di 11 professionisti, con background culturali eterogenei e provenienti dal settore dell’IT, legale e finanziario, ha dato vita a una start up innovativa, WizKey (e di cui lo stesso Ghio ne è Presidente).

Il progetto, nel campo Fintech, mira a mettere a disposizione di banche e imprese della filiera del credito tecnologie all’avanguardia (quali le soluzioni blockchain, cloud computing e d’intelligenza artificiale) al fine di creare valore aggiunto nel debt capital market.

Il risultato è l’ormai prossima presentazione della piattaforma WizKey, che sarà presentata domani a Milano, negli edifici del Fintech District (Copernico Isola S32).

Un’infrastruttura tecnologica che si collega alla blockchain pubblica Ethereum e nasce per supportare i principali operatori finanziari impegnati nelle operazioni di cessione del credito e di emissione dei correlati prodotti finanziari.

“Oltre ad abbattere i tempi e i costi di gestione e negoziazione di operazioni di finanza strutturata, grazie all’automazione dei processi di back-office – esordisce Marco Pagani – il ricorso a tale piattaforma elimina anche i principali rischi relativi al trasferimento dell’asset, come l’incertezza sulla titolarità del credito, diminuendo l’asimmetria informativa tipica delle operazioni di finanza strutturata, grazie al design del suo protocollo e alla maggior certezza dei dati consentita dalla tecnologia blockchain” (tale struttura di dati, definita appunto una catena di blocchi, ha per immutabilità la sua peculiare caratteristica, da renderla conseguentemente affidabile per quanti la utilizzino nel tempo, ndr).

Altro vantaggio offerto per gli operatori sarà quello di disporre di una data room per ogni singola linea di credito oggetto di cessione, insomma una imponente banca dati informativa che renderà le grosse operazioni di cartolarizzazione dei crediti (in alcuni casi anche con decine di migliaia di singoli rapporti finanziari) assai più agili e affidabili per gli operatori del network di riferimento.

Con transazioni più trasparenti a vantaggio della stessa liquidità del sistema bancario (e, in definitiva, di tutti noi risparmiatori).

Da una piattaforma così concepita (e realizzata sostanzialmente nell’arco di un triennio), emergeranno quindi nuove opportunità di business per investitori provenienti da ogni dove, garantendo massima trasparenza “nell’individuare soluzioni innovative, valide ed efficienti nel contesto del trasferimento del credito – chiosa Pagani – con aggiornamento in tempo reale dei flussi di pagamento relativi alle cessioni dei crediti e ai prodotti finanziari”.

In definitiva, conclude Pagani, un progetto con ambizioni internazionali, con l’obiettivo di organizzare il mercato secondario del credito.

Una start up di eccellenza che profuma anche di Sicilia, con Cristina Cannata, responsabile dell’area marketing & communication del team. Inizio dei lavori domani, alle 18, 30, con la registrazione dei partecipanti (segue illustrazione della piattaforma e rinfresco a conclusione dell’evento).

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