Quale sarà il futuro dei centristi siciliani, quelli che l’Udc di Cesa ha messo alla porta? Difficile a dirsi ma certamente Gianpiero D’Alia non intende restare in silenzio in un angolo. Così prova ad alzare i toni della discussione senza parlare.

Sono voci quelle che si rincorrono, nulla di ufficiale, ma l’uomo del centro mobile che punta verso sinistra, che tanto a lungo ha appoggiato e sostenuto il governo Crocetta, non sembra intenzionato, stavolta, a correre con il nuovo movimento del presidente della Regione.

Non piace la ricandidatura di Crocetta ma non piace neanche il caso che regna dentro il Pd ancora non in grado di esprimere un candidato ne di fare una scelta chiara su Crocetta si o no. E non giova l’ennesimo rinvio del segretario Fausto Raciti che ha detto chiaramente che bisogneràò aspettare di finire il percorso della Finanziaria prima di parlare di regionali. un percorso che potrebbe non concludersi a fine febbraio ma essere rinviato fino ai primi di maggio. Se così fosse ci troveremmo a ridosso delle amministrative e dunque di regionali si aprlerebbe solo in estate.

Troppo tempo davanti, troppa attesa e troppa confusione. I centristi di Giampiero D’Alia non sembrano voler aspettare e nel frattempo si riuniranno a fine mese a Caltanissetta per decidere il loro futuro.

La notizia dell’incontro viene da fonti interne al neonato movimento dei Centristi per l’Italia di Pier Ferdinando Casini, che sabato a Roma terrà la prima assemblea nazionale. Dopo Roma, anche in Sicilia gli esponenti del neonato movimento si riorganizzeranno e l’assise nissena che dovrebbe tenersi nell’ultimo scorcio di febbraio servirà a decidere non solo l’assetto regionale e ad analizzare la situazione politica in Sicilia, ma soprattutto a valutare l’opportunità di continuare a sostenere l’esperienza dell’esecutivo guidato da Rosario Crocetta, che nella giunta regionale conta due assessori: Giovanni Pistorio e Gianluca Miccichè.

Si agita il clima e si mesconao le carte, dunque, ma non soltanto per effetto della riorganizzazione dei fuoriusciti Udc. anche per la Regione piovono candidati outsider come avvenuto per il sindaco di Palermo.

Il primo candidato senza partiti alle spalle che scende in campo a sorpresa è Franco Busalacchi. Si tratta di un ex dirigente generale della Regione Siciliana che da ultimo è stato anche alla guida dell’ufficio trasparenza dell’amministrazione di palazzo d’orleans e adesso decide di fare il passov erso la politica con la sua associazione ‘i Nuovi Vespri’.

“So che sarà dura – dice Busalacchi – ma sono convinto, grazie alla mia esperienza, di essere in grado di rimettere in piedi la nostra Regione. E sono anche convinto che i Siciliani siano pronti ad una svolta vera e radicale. La guida di un’Amministrazione regionale in grado di cambiare le cose deve però essere affidata a persone competenti che non prendono ordini né da Roma, né da Milano”.

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