“È proprio vero, una volta toccato il fondo si può ancora scavare: il governo Musumeci dei primati negativi è riuscito a battere se stesso. Dopo i tanti fallimenti inanellati finora, ieri sera non è riuscito nemmeno a votare in commissione Bilancio l’esercizio provvisorio, cosa che ci costringerà alla gestione provvisoria con il rischio di avere capitoli di spesa azzerati”.

Lo affermano i deputati M5S della commissione Bilancio, Luigi Sunseri e Nuccio Di Paola.

“Ancora una volta – dicono i due deputati – il governo si è fatto cogliere del tutto impreparato, ritrovandosi ad approvare, con coperture incerte, norme che andavano approntate con largo anticipo. È ovvio che così non si può andare avanti: Musumeci presenti a Roma un pacchetto di riforme serie, concordando con lo Stato quei passaggi che gli permettano di essere credibile. Questa maggioranza ci ha portato sul ciglio del baratro, si operi ora affinché non si faccia un passo avanti“.

“Troppa – aggiunge il nuovo capogruppo Giovanni Di Caro – la leggerezza nel trattare vicende da cui dipende il destino dei siciliani. Musumeci venga a riferire in aula”.

Critiche e dure dunque le parole del M5S che stamane ha biasimato Musumeci anche in merito al rimpastino nella Giunta regionale e alla totale assenza di donne nella stessa. Una circostanza che sta portando ad un vero e proprio scontro politico.

Agguerrito infatti il Movimento 5 Stelle all’Ars che ricorda come solo 6 mesi fa aveva approvato una legge che prevedeva quote rosa in giunta per almeno un terzo dei suoi componenti. Con l’arrivo di Zambuto e Scilla, invece, la quota sarà azzerata.
“La giunta tutta al maschile che si profila per il governo Musumeci rappresenta l’azzeramento di anni di lotte e conquiste delle donne, oltre che una gravissima e macroscopica contraddizione dell’esecutivo regionale, che legifera in un senso ed opera in modo diametralmente opposto”. Questo affermano i deputati del M5S, all’Ars, che censurano senza mezzi termini la giunta di soli uomini che sta prendendo forma alla guida del governo regionale.

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