“Toh…si risente Giusto Catania. Esce dal cancello della discordia e con la sua macchina istituzionale si immette nel turbinio del traffico, lui può usare la corsia preferenziale e pare, a suo dire, sia anche inquietato per la mia presenza in politica. Certo, è bello sapere che sia la mia presenza a inquietarlo, anziché inquietarsi per gli altri mille motivi che riguardano l’esito disastroso con il quale riconsegnano la città di Palermo per cui, sì, avrebbe motivo d’inquietarsi”. Sono le dichiarazioni del leader della Democrazia Cristiana Nuova, Totò Cuffaro, rispondendo alle critiche dell’assessore comunale alla Mobilità ed esponente di Sinistra civica ecologista. Il tema è l’accordo sulla candidatura unitaria di Roberto Lagalla a sindaco.
Lagalla candidato unitario del centrodestra
Ieri il centrodestra ha finalmente trovato un accordo dopo giorni di lotte intestine e trattative, convergendo sulla candidatura unica dell’ex assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla. In seguito alla notizia, sono state tante le rezioni del mondo politico palermitano, tra cui quella dell’assessore della giunta Orlando, Giusto Catania, che oggi sostiene la candidatura di Franco Miceli. Così il centrosinistra è andato all’attacco contro la coalizione che si è schierata attorno all’ex rettore di Palermo.
“Segnali inquietanti a Palermo”
“Nella destra palermitana – aveva detto Catania – comandano Cuffaro e Dell’Utri che, in modo esplicito, hanno determinato la decisione di sostenere Lagalla come candidato unico. Questi sono segnali inquietanti: è evidente che Lagalla rappresenta la foglia di fico di un quadro politico generato da due dei più noti condannati per mafia della scena politica italiana. Adesso la situazione è chiara e c’è un motivo ulteriore per impedire un triste ritorno al passato, il momento più buio della storia di Palermo”.
La replica, “Patetico Giusto Catania”
Ma puntuale è giunta la replica di Cuffaro: “Patetico Giusto Catania, inquietati da assessore ancora per qualche giorno, ora che lo puoi, tra poco potrai continuare a inquietarti ma per fortuna delle palermitane e dei palermitani, non più da amministratore di questa città. Occhio alle piste ciclabili, alla Ztl e alle corsie di preferenza, non vorrei che con questa inquietudine ti si annebbiasse la vista. Ah dimenticavo, buon lavoro, ancora per poco…”.
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