“Entro questo mese saranno dismesse 76 tombe abusive che abbiamo trovato all’interno del Cimitero dei Rotoli. Lo faremo insieme al ministro della Protezione Civile Nello Musumeci che, concedendo i poteri commissariali, ci ha permesso di svuotare i depositi dalle bare e di riportare la legalità all’interno del camposanto”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla che oggi, ai Rotoli, ha ringraziato dirigenti e lavoratori, del Comune e della Reset, che hanno permesso di superare l’emergenza bare insepolte che si trascinava dal 2020.

Le parole di Lagalla

“Quello che è accaduto ai Rotoli di Palermo non faceva giustizia né della dignità della vita, né della dignità della morte – ha aggiunto Lagalla – abbatteremo anche i sepolcri abusivi. Lo faremo nei giorni in cui ricorderemo le vittime della strage di via D’Amelio. E’ un atto simbolico contro la prevaricazione e il sopruso. Al di là di ogni polemica, di ogni posizione, io considero una sola antimafia, quella del fare e che con i fatti concreti risponde alla malavita
organizzata e all’ingiustizia”.

“L’amministrazione intende proseguire in questa direzione – aggiunge Lagalla – è necessario procedere anche all’allargamento del cimitero di Santa Maria di Gesù. I Rotoli vanno riqualificati come il territorio circostante anche con l’aiuto dei consiglieri comunali. In questi mesi abbiamo dato giusta sepoltura a chi non l’aveva avuta e che i familiari reclamavano. Ora ci impegneremo per la riqualificazione delle strutture e dei luoghi”.

I bilanci

La visita al cimitero è servita al sindaco per richiamare l’attenzione su un’altra emergenza comunale, quella dei bilanci. “E’ l’impegno che abbiamo preso con i palermitani – prosegue Lagalla – abbiamo approvato quattro bilanci (due erano di competenza dell’amministrazione precedente). Ora tocca al Consiglio comunale che sta operando responsabilmente per approvare tra giugno e luglio il Piano di riequilibrio e il bilancio. Questo ci permetterà di avviare la spesa”.

Per l’assessore ai Cimiteri Totò Orlando lo svuotamento dei depositi dalle bare è il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto “i dipendenti del Comune e della Reset, ma anche quelli del Coime, della Rap e del Corpo di polizia municipale”. “Ci lasciamo alle spalle un periodo di barbarie – afferma Orlando – oggi Palermo può dire di essere davvero accogliente e umana. Prima del Festino di Santa Rosalia entrerà in funzione il forno crematorio inattivo per un guasto dal 2020. Inoltre, entro il 30 giugno prossimo, manderemo le lettere per le manifestazioni d’interesse per la costruzione del nuovo forno crematorio. I lavori verranno affidati entro novembre di quest’anno”.

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