IL CSA chiede all’assessore regionale al Bilancio Alessandro Baccei il ritiro immediato della norma sulla possibile ulteriore infornata alla Regione Siciliana.

Il CSA pensa che la dotazione organica sia congrua per espletare efficacemente i servizi della Regione Sicilia. Si pensi a investire sul personale e a rimpinguare con risorse i vari incentivi legati alla produttività.

E’ paradossale che vi siano circa 1600 dirigenti alla Regione e l’unico interesse per Il Governo Regionale sia assumerne altri 30.

Il Sindacato autonomo Csa nello stigmatizzare tale atteggiamento chiede quindi altrettanta solerzia nello stabilizzare tutti i precari che svolgono i servizi fondamentali all’interno degli enti locali, non lesinando l’uso di una fantasia istituzionale per garantire a questi lavoratori per anni sfruttati dalle amministrazioni una scelta e una prospettiva.

“Inoltre il CSA chiede al Governo regionale – dichiara Giuseppe Badagliacca segretario generale regionale – il rilancio della contrattazione decentrata con lo stanziamento di nuove risorse destinate al personale delle Regione Sicilia penalizzato sul rinnovo del contratto.
Si dica basta a questo andazzo che da una parte vede il governo sedere ai tavoli manifestando l’intenzione di risolvere tutte le problematiche sui precari e dall’altra non presentando nulla di concreto e fattibile per farlo.

L’assessore ha annunciato l’intenzione di selezionare una trentina di dirigenti per l’ufficio Legale, il dipartimento Bilancio e la Programmazione. Servono poi esperti informatici. Il tutto è possibile grazie alla riforma Madia, che ha previsto criteri per sbloccare i concorsi”.