Come anticipato ieri da Blogsicilia, arriva anche “l’ufficialità” della Regione: il governo procederà alla nomina dei manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane entro la scadenza degli attuali mandati. La precedente proroga degli incarichi si era resa necessaria perché la Commissione regionale per la selezione dei candidati idonei alla nomina a manager non aveva ancora concluso la procedura valutativa.
Lavoro portato a termine
Questo lavoro, continua la Regione, “è stato portato a termine e il governo regionale rispetterà i tempi per procedere alle nomine dei direttori generali, secondo le norme di legge, affinché siano al più presto nel pieno delle loro funzioni, così da poter dare, nell’ampio arco temporale garantito dal loro mandato, un contributo di efficienza e visione strategica per il rilancio della sanità”.
Vertice a Palazzo d’Orleans
Per questo nel pomeriggio si è tenuto un vertice operativo a Palazzo d’Orleans sulle nomine dei dirigenti generali delle Asp e delle Aziende ospedaliere. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato l’assessore alla Salute Giovanna Volo, il dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica Salvatore Iacolino e il capo di gabinetto dell’assessore Giuseppe Sgroi per fare il punto in vista in vista delle prossime designazioni dei manager.
La polemica
La polemica era esplosa a margine della diffusione di una ipotesi di lavoro ancora embrionale di riforma della sanità ma la battaglia è presto diventata politica. Tensioni sarebbero emerse fra l’ala azzurra che fa capo all’assessore catanese Marco Falcone e i centristi della dc nuova di Totò Cuffaro. Tensioni fomentate da alcune indiscrezioni di stampa.
A manifestare malumore per prima è stata l’ex presidente della commissione Sanità all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo con una nota dal tono inusuale per un esponente della maggioranza.
L’attacco di Margherita La Rocca Ruvolo
“Nessuno pensi di tornare a parlare di sanità e nomine nel retrobottega di qualche negozio, le decisioni sulla salute dei siciliani devono essere assunte in modo trasparente e concertato. Per questo ritengo gravi e inaccettabili le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole Carmelo Pace il quale, a suo dire, insieme al segretario della Dc, Totò Cuffaro, farebbe parte di un tavolo ristretto della maggioranza che approva preventivamente le azioni da mettere in campo per la sanità siciliana.
Bisogna innanzitutto sapere se è vero, chi sono i componenti di questo gruppo ristretto, di cosa discutono? Trattandosi di questioni sanitarie, a mio avviso, a livello istituzionale si stanno facendo degli errori gravissimi, perché il primo organismo a valutare le varie proposte che arrivano dall’assessorato per la Salute o dai parlamentari dovrebbe essere la commissione Sanità dell’Ars, non un gruppo ristretto. Le parole di Pace sono gravissime e lasciano pensare che ci sia una cabina occulta attorno alla sanità siciliana, questo non lo possiamo accettare, si faccia chiarezza”.
Dichiarazioni messe nero su bianco commentando le dichiarazioni rilasciate ieri dal capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace, ad una tv saccense, Rmk, a proposito di una ipotesi di riforma della sanità siciliana.
La replica di Pace “Riunioni ben note a tutti i partiti”
La risposta della Dc era arrivata secca questa mattina annunciando uno scontro di altro livello “Ho detto di aver partecipato, insieme a Totò Cuffaro, ad un tavolo ristretto di maggioranza, voglio precisare che si tratta delle riunioni che il centrodestra tiene e di cui la stampa, quando avvengono, scrive abitualmente” dice il capogruppo della DC
all’Ars, Carmelo Pace.
Durante questi incontri ristretti della maggioranza si parla di tutti i temi politici, tra cui delle candidature alle scorse elezioni comunali, della riforma delle ex province e dell’attività programmatica politica. Si tratta di tavoli ai quali partecipano in alcuni casi i capigruppo dei partiti, in altri i leader regionali delle varie correnti. Ad esempio, per Fratelli d’Italia hanno partecipato Salvo Pogliese e Giampiero Cannella, per l’Mpa Fabio Mancuso e in alcune riunioni ha preso parte anche Raffaele Lombardo, per Forza Italia Marcello Caruso e qualche volta Giulio Tantillo, per Noi Moderati Massimo Dell’Utri; per la Lega Annalisa Tardino e a volte anche Marianna Caronia. Spero, attraverso la rappresentazione dei fatti, di aver chiarito ai colleghi parlamentari tutti i dubbi e le perplessità”.
Scegliere senza i partiti
E nella Dc c’è anche chi chiede di scegliere i manager senza ricorrere ai partiti “Se alcuni soggetti politici vogliono strumentalizzare, con attacchi fuori luogo, rispondiamo che abbiamo tanta pazienza. La Democrazia Cristiana chiede, per la sanità, la scelta dei manager migliori che sappiano gestire ospedali e aziende sanitarie e lo dico da segretario della Democrazia Cristiana, chiedendo con forza al Presidente della Regione di scegliere i più competenti, approvare le nomine in giunta, senza consultare i partiti. Gli attacchi all’onorevole Pace e al solito bersaglio Totò Cuffaro ci sembrano fuori luogo” dice il segretario regionale della DC, Stefano Cirillo.
“All’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo diciamo di non farsi strumentalizzare dalle stupidità dette dall’onorevole La Vardera. Gli unici tavoli ai quali abbiamo partecipato sono quelli convocati dal suo commissario regionale, al quale partecipano tutti i segretari regionali e i capigruppo all’Ars, e dove fino ad oggi non sono state fatte nomine.
Ci risulta, invece, che l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo di nomine ne sa certamente parlare. Alla stessa voglio comunicare che tutti gli incontri si sono sempre tenuti nella sede di Forza Italia che è il suo partito, in una stanza ricca di luce con un bel tavolo che per nulla somiglia ad un retro bottega e per ciò la sua dichiarazione risulta infondata e di pessimo gusto”, conclude.
Il riferimento a La Vardera
Il riferimento di Cirillo è ad una diretta di 48 ore dell’ex Iena e oggi deputato di De Luca Ismaele La Vardera che per primo aveva parlato di riferimenti a riunioni occulte e ora torna a ribadirlo e anche a supportare la forzista “I parlamentari di maggioranza facciano chiarezza sulle parole del capogruppo all’Ars della Dc Carmelo Pace. Che significa che c’è una cabina di reggia che decide assieme ai vertici della sanità? Le manovre occulte non mi piacciono e nessuno deve pensare che la cosa pubblica sia solo a beneficio di pochi. Ieri ho fatto notare durante la mia diretta questa dichiarazione e sono felice che l’onorevole La Rocca Ruvolo abbia deciso di fare luce su questa vicenda che, se vera, potrebbe disegnare una nuova pagina buia della nostra Sicilia. Tuttavia, oggi in Commissione antimafia solleverò la questione perché secondo me merita di essere discussa ad un livello diverso da quello che riguarda i rapporti fra maggioranza”.
FdI, “Fondamentale la competenza
“Nella scelta dei manager della sanità non c’è dubbio che sarà fondamentale la competenza e la professionalità. Nessun mercimonio vario, c’è poco da andare avanti con strumentalizzazioni”. Così il deputato regionale di FdI, Nicolò Catania, intervenendo all’Ars.
Schifani stoppa tutti
Non parla con la stampa il governatore ma stoppa tutti nei tavoli del centro destra ed a quelli di quotidiano confronti fra partiti, giunta e componenti della maggioranza. L’orientamento della presidenza della Regione, apprende BlogSicilia da fonti vicine alla guida della Regione, è quello di rispettare i termini, non di avvalersi di alcuna proroga e dunque inutile affannarsi, accalcarsi e litigare. Le scelte saranno fatte tutti insieme e nei tempi previsti dalle scadenze dei singoli contratti, senza rinvii propedeutici ad ulteriori trattative
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