Dopo Tiziana Di Pasquale, alla lista dei ritirati in corsa nella selezione del candidato sindaco a Palermo targata 5 Stelle, si aggiunge anche Giulia Argiroffi che avrebbe comunque comunicato allo staff del Movimento di voler rimanere tra i candidati al consiglio comunale ma di non sentirsi pronta per un’eventuale campagna elettorale da primo cittadino. Un’altra uscita quindi dalle Comunarie che non mancano di riservare sorprese.

Un addio senza strappi diverso da quello della sua collega Di Pasquale che in polemica  ha detto di “non riconoscersi nelle scelte fatte e nei nomi in lista” e che si è ritirata pure dalla corsa per il Consiglio.

“Per una attivista come me – scrive nella sua pagina ufficiale facebook – , convinta da sempre di poter aiutare la nostra città a migliorare, potete immaginare cosa significhi avere oggi la possibilità di poter rappresentare tanti cittadini con gli stessi ideali. Palermo è bellissima e merita le nostre attenzioni. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che con la loro preferenza alle “comunarie” mi hanno dato l’onore di essere uno dei potenziali candidati sindaco di Palermo del Movimento 5 Stelle. E’ a loro che ho dedicato la mia presenza alla graticola, passaggio di confronto prezioso quanto difficile, che ho affrontato nel rispetto del voto, del valore democratico del confronto e dell’importanza di condividere prospettive, esperienze e competenze.
Confermo – sottolinea – con entusiasmo la mia disponibilità totale a proseguire questo percorso con la candidatura a consigliere comunale e a mettere a disposizione della squadra le mie competenze tecniche e il mio impegno. E’ proprio per il rispetto che ho per le istituzioni e per chi ha riposto fiducia in me che ho riflettuto bene su ciò che richiederebbe il ruolo di primo cittadino.
Mi sono riservata di valutare la mia decisione anche in funzione di ciò che sarebbe emerso nel corso del confronto pubblico con gli altri candidati, e ciò che è maturato in me è che le due persone tra le quali ero seduta lunedì mi hanno resa orgogliosa e le ritengo assolutamente idonee a ricoprire il delicato ruolo di sindaco. Quello del Movimento 5 Stelle a Palermo oggi è un percorso sano e democratico aperto a tutti che porterà i suoi frutti. In questi mesi siamo ripartiti con una logica inclusiva diversa dal passato che ha permesso di aprire le porte senza pregiudizi ai tanti cittadini che hanno competenze specifiche per migliorare la nostra città: esperti, professionisti, imprenditori, laureati, universitari a cinque stelle che con grande spirito di squadra ci aiutano e ci aiuteranno a trovare idee e soluzioni. Siamo ‘attivi’ e non vediamo l’ora di entrare nelle istituzioni per cambiare anche Palermo con l’aiuto di tutti i palermitani”.

Insomma un clima da grande fuga che potrebbe non concludersi con l’uscita dell’architetto, la potrebbe seguire a ruota l’ingegnere Giancarlo Caparrotta. Rimarebbero così in due nell’agone del Movimento il poliziotto Igor Gelarda e Ugo Forello tra i fondatori di Addiopizzo. 

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