“Dopo la norma sulla stabilizzazione degli Asu, è positivo che Parlamento e governo regionale abbiano condiviso e votato una norma di salvaguardia, da noi fortemente sostenuta, sui precari degli enti in dissesto: Su questa vertenza, lo sosteniamo da sempre, serve un azione di sistema affinché i lavoratori che non sono stati ancora stabilizzati non rischino il posto di lavoro”, a dichiararlo è il segretario della Cisl Fp Sicilia Paolo Montera commentando una delle disposizioni votate nelle mattinate all’Ars in seno alla discussione sulla legge di stabilità.

Nei giorni scorsi un migliaio di precari degli enti in dissesto e le loro famiglie hanno vissuto giorni di sconforto. I termini per la loro stabilizzazione sono scaduti il 31 dicembre. “L’Assemblea – spiega Montera – ha fatto con responsabilità quanto era nelle sue possibilità per evitare che dopo anni di servizio i lavoratori potessero trovarsi senza lavoro. Come sindacato stiamo seguendo la vertenza anche nell’iter di discussione del Ddl Milleproroghe, anche qui sostenendo un emendamento e chiedendo il pieno sostegno alla delegazione siciliana al parlamento nazionale coinvolta affinché si faccia portatrice di queste istanze e potere, finalmente, ‘sanare’ una piaga ultra ventennale”.

Sulle Rsa

“Bene, molto bene, anche l’altro emendamento da noi sollecitato – aggiunge – cioè l’adozione della disposizione che consente l’aumento delle rette delle Rsa a condizione che siano applicati i contratti collettivi firmati dalle organizzazioni più rappresentative”.

“Infine, segnaliamo come positiva anche la norma sullo sblocco delle assunzioni in Regione. Adesso bisogna accelerare sul rinnovo dei contratti e sulle riforme ormai improcrastinabili”, conclude il segretario della Cisl Fp Sicilia.

L’incontro con i sindacati

La stabilizzazione dei lavoratori Asu è stata al centro di un incontro qualche settimana fa tra i rappresentanti dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro e i sindacati.

Il dirigente del dipartimento Lavoro, Ettore Foti, il capo di gabinetto e i funzionari hanno illustrato la norma contenuta nel ddl di Stabilità nella quale è previsto che ogni lavoratore potrà scegliere se sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato a 24 ore settimanali con gli enti della Pubblica amministrazione del territorio regionale oppure mantenere il sussidio fino a 36 ore a settimana. La misura, approvata ieri in Commissione Bilancio, adesso dovrà passare dalla votazione dell’Ars per mettere fine a una vicenda che si protrae da oltre 30 anni. All’incontro erano presenti le sigle sindacali Cisl Pf, Cobas Codir, Usb, Fp Cgil, Ugl, Ugl Ale, UilTemp, Confintesa.