Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha nominato i nuovi commissari straordinari dei sei Liberi consorzi dei Comuni. Sono tutti dirigenti generali della Regione in servizio, in attuazione della nuova normativa approvata dall’Ars.
Chi sono i nuovi commissari
Ad Agrigento è stato designato il capo dell’Ufficio legislativo e legale della Regione Giovanni Bologna; a Caltanissetta il responsabile dell’Arit, l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica Vitalba Vaccaro; a Enna il dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica Carmen Madonia; a Ragusa dirigente generale del dipartimento dell’Ambiente Patrizia Valenti; a Siracusa quello dei Beni culturali Mario La Rocca; a Trapani, infine, quello del Turismo, Maria Concetta Antinoro.
«Non era possibile – sottolinea il presidente Schifani – aspettare oltre. È mio dovere assicurare una guida alle sei ex Province, i cui vertici sono scaduti già da due settimane. La scelta è caduta su alcuni dei dirigenti generali in servizio di provata esperienza, ai quali ho chiesto un ulteriore impegno, oltre all’attuale carico di lavoro che hanno come capi dei rispettivi dipartimenti».
La Corte costituzionale: “Elezioni subito”
La Corte costituzionale a luglio ha dichiarato incompatibile con la Costituzione il continuo rinvio delle elezioni dei Consigli metropolitani e dei Presidenti dei liberi Consorzi comunali, che in Sicilia hanno sostituito le soppresse Province regionali.
Cosa è successo
Come scrive vivienna, il Giudice delle leggi, con la sentenza n. 136 appena depositata, nel dichiarare l’illegittimità costituzionale di una delle ultime leggi regionali che rinviava di un ulteriore anno l’elezione di tali organi e di conseguenza autorizzato la proroga dei Commissari straordinari dalla Regione nominati nel lontano 2015, ha affermato che il legislatore regionale ha di fatto impedito la costituzione degli enti di area vasta in Sicilia, così violando gli articoli 3, 5 e 114 della Costituzione.
Elezioni senza ulteriori ritardi
La Corte ha concluso che “a tale situazione deve essere posto rimedio senza ulteriori ritardi, attraverso il tempestivo svolgimento delle elezioni dei Presidenti dei liberi Consorzi comunali e dei Consigli metropolitani, affinché anche in Sicilia gli enti intermedi siano istituiti e dotati dell’autonomia loro costituzionalmente garantita, e si ponga fine alla più volte prorogata gestione commissariale”.
Questa sentenza che ovviamente attendevamo anche per conciliarla con l’annunciata idea di contro-riforma, ha il merito di sanzionare il comportamento schizzofrenico del legislatore siciliano, sempre più proteso a cristallizzare la rappresentazione estetica della lentezza, dell’inefficienza e del disordine istituzionale in un settore che, al contrario, avrebbe richiesto ben altro tipo di risposte politiche
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