“Incredibile quanto sta avvenendo nelle ultime ore. Un nuovo esodo dalle regioni del Nord verso quelle del Sud. Il governo ancora una volta non è riuscito a comunicare bene i suoi provvedimenti e a contenere quella che potrebbe rivelarsi una vera e propria bomba atomica per il Mezzogiorno.
Sicilia, Calabria, Puglia, Campania non hanno strutture sanitarie adeguate con contrastare un picco dei contagi da Coronavirus. Da Palazzo Chigi prendano, coordinandosi con i governatori regionali, immediate iniziative per tentare di controllare e gestire questo fenomeno. Subito controlli per chi arriva in treno, per chi arriva in macchina, per chi prende i traghetti. Chiediamo senso di responsabilità anche ai cittadini: denunciate il vostro arrivo alle autorità competenti e mettetevi, insieme alle vostre famiglie, in quarantena. L’emergenza non può essere sottovalutata, occorre intervenire tempestivamente”.

Lo affermano in una nota congiunta i deputati siciliani di Forza Italia Stefania Prestigiacomo Giusi Bartolozzi, Nino Germanà, Francesco Scoma e Matilde Siracusano, nota che fa il paio con l’allarme lanciato questa mattina dall‘assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Falcone che chiedeva lo stop a tutti i treni diretti a Sud e con le disposizioni del governatore Musumeci che ha avviato controlli sanitari in arrivo a Messina.

Ma l’allarme siciliano non è condiviso dai 5 stelle che invece attaccano la Regione e l’assessore accusandoli di irresponsabilità

“Ricordo all’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, che i treni per il servizio pubblico devono essere garantiti, e comunque sono già stati rimodulati senza dimenticare che chiunque rientri nella propria residenza da regioni diverse, anche in treno, ha l’obbligo di darne comunicazione sulle apposite piattaforme informatiche e di mettersi in quarantena” dice il portavoce M5S alla Camera e membro della Commissione Trasporti, Luciano Cantone, replica all’assessore ai Trasporti della Sicilia che ha chiesto al governo di bloccare i treni in partenza dal Nord verso la Sicilia. “Il Dpcm non impedisce alle persone di rientrare nelle proprie abitazioni, anche in considerazione della chiusura di tanti cantieri soprattutto al Nord, non mi sembra opportuno – prosegue – che un membro del governo regionale alimenti la ‘caccia all’untore’, quando dovrebbe lavorare per garantire di concerto con le Prefetture siciliane gli adeguati controlli ai flussi in entrata e sul territorio”. “I nostri sottosegretari – conclude – sono stati già avvertiti in merito alla situazione critica in cui si viaggia e, per quanto riguarda i dipendenti di Rfi e Ferrovie dello Stato, si lavora su questi treni, sono stati già sollecitati gli opportuni controlli”.

E nella polemica si apre anche il fronte migranti “In piena emergenza coronovirus e in un Paese praticamente blindato dove gli Italiani stanno dando grande dimostrazione di responsabilità, la ministra dell’Interno Lamorgese decide di applicare le leggi a senso unico eludendo, invece, quelle che riguardano gli sbarchi dei migranti. È impensabile che in una situazione già di quarantena, dei 26 clandestini arrivati giovedì a Lampedusa, se ne possano aggiungere altri 85 che se in contatto con i cittadini lampedusani, potrebbero essere potenzialmente pericolosi per la loro salute” sostiene l’europarlamentare della Lega, Francesca Donato, riferendosi allo sbarco a Lampedusa, ieri, di 85 migranti che oggi, invece, su decisione della prefettura di Agrigento sono stati trasferiti a Porto Empedocle.

“Quello che dovrebbe essere fatto subito è intercettare le imbarcazioni di migranti, bloccandole e dirottandole verso altri porti. L’Italia e in particolare la Sicilia, dove l’approdo è più facile, stanno vivendo una gravissima emergenza e questo atto, da parte della Lamorgese, non può che connotarsi come irresponsabile”.

“Mi associo all’appello lanciato dal sindaco di Lampedusa Martello e rivolto al governo al quale chiede ‘un provvedimento chiaro che valga anche in caso di eventuali sbarchi futuri, di fronte un’emergenza che impone misure severe, e queste devono essere rispettate da tutti’.

“Qui – ha concluso l’europarlamentare – non si tratta di essere contro qualcuno, ma a tutela di qualcuno. E il popolo di Lampedusa, che per fortuna ancora non ha registrato alcun soggetto contagiato da coronavirus, deve essere preservato da un possibile e non improbabile contagio che venga dall’esterno. Questo è ciò che deve fare un governo e uno Stato di diritto in un cui la salute dei propri cittadini non può che essere, sempre e comunque, la priorità assoluta”.