Ancora un furto nella sede dell’Asp di Palermo in via La Loggia. I ladri hanno preso d’assalto ancora una volta le macchinette che distribuiscono merendine e bevande. A segnalare il furto i dipendenti una volta arrivati negli ambulatori.

Sono intervenuti i carabinieri che hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per cercare di risalire agli autori. Nelle scorse settimane si erano registrati altri furti sempre ai distributori piazzati nei reparti dell’azienda sanitaria.

Allarme furti a Palermo

E’ allarme furti a Palermo dove, nel giro di poche ore, sono stati eseguiti due colpi. Il più grave in una gioielleria dove è stata sfondata una vetrina usando una Fiat Panda rubata. I ladri hanno razziato poi il locale fuggendo alla fine e bordo di un’altra automobile. Lancia l’allarme anche Salvatore Palumbo, consigliere Forza Italia dell’ottava circoscrizione di Palermo. “Due furti nel giro di poche ore nel pieno centro di Palermo. Intendo esprimere solidarietà e vicinanza ai titolari e alle loro famiglie per quanto avvenuto questa notte in via Mariano Stabile e a piazzetta Bagnasco. Due attività sono stati presi di mira, con danni ingenti. Sono state distrutte le vetrine di una nota gioielleria e rubato l’incasso di un bar. Ancora una volta a subire le conseguenze sono lavoratori onesti, in un periodo storico a dir poco difficile. Questa situazione ci impone dunque di alzare il livello di attenzione sul nostro territorio, potenziando i sistemi di sicurezza in centro e nelle periferie, considerato anche l’incremento del turismo in città”.

Diversi furti la scorsa notte e nell’ultimo fine settimana a Palermo. Un colpo è stato messo a segno alla gioielleria Corona, all’angolo fra via Mariano Stabile e via Ruggero Settimo. Verso le 6, i ladri hanno sfondato la vetrina del negozio servendosi di una Fiat Panda, lasciata sul posto, e dopo aver fatto razzia di preziosi sono scappati. Sono intervenuti gli agenti della scientifica per eseguire i rilievi e cercare tracce utili per risalire agli autori.

Pare, secondo una prima ricostruzione, che i ladri fossero quattro due arrivati a bordo di una Panda e altri due a bordo di un’altra vettura. I ladri erano tutti vestiti di nero. Hanno lasciato lì la Fiat Panda e sono fuggiti a bordo dell’altra vettura dopo avere razziato tutto gli oggetti in oro. Il bottino è da quantificare.

Altra vetrina sfondata nella gioielleria Cordaro

Un forte boato ha squarciato la notte di Palermo. Il boato ha svegliato i residenti di via Serradifalco nel capoluogo isolano. Non si è trattato di una bomba come qualcuno aveva pensato ma della vetrina blindata di una gioielleria spaccata da un gruppo di ladri (ipotizzabile fossero almeno due) che l’hanno letteralmente sfondata.

Residenti alla finestra dopo il botto

Dopo il botto qualcuno si è affacciato alla finestra e ha notato la vetrata della gioielleria Cordaro spaccata e una vettura che si allontanava. È scattato l’allarme e la telefonata al 112, il numero di emergenza a cui rispondono le forze dell’ordine.

Carabinieri sul posto

Sono arrivati i carabinieri che stanno indagando su quanto successo. Da verificare se il piano dei ladri sia andato a segno e se dopo avere divelto la vetrina siamo riusciti a portare via oggetti preziosi.

I precedenti nella stessa gioielleria

Nel 2019 un furto era stato commesso nella gioielleria. I ladri erano riusciti a scardinare una porta secondaria e portare via oggetti preziosi.

In quel caso i ladri riuscirono a scardinare la porta secondaria dell’esercizio commerciale e fare incetta in pochi minuti di gioielli, orologi e collane. Un colpo messo in atto in appena cinque minuti.

Quel colpo era stato dai malviventi organizzato nel dettaglio tanto che subito le forze dell’ordine dissero trattarsi di professionisti e non di giovani spacca vetrine. Come ripreso dalle telecamere di videosorveglianza quasi tre anni fa i ladri forzarono la porta che si trova sulla via Bernabei, zona Malaspina, utilizzando spranghe e piedi di porco. Una volta aperto il varco entrarono agendo indisturbati, mentre l’allarme silenzioso cominciava a segnalare l’intrusione. In pochi minuti, però, i rapinatori infilarono gli oggetti preziosi in un sacchetto per poi fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Sul posto in quel caso intervennero gli agenti della Scientifica per cercare tracce utili per dare un nome e un cognome ai ladri.

Furto al Vintage Cafè

E’ intervenuta la polizia, che sta indagando su quanto accaduto; mentre la gioielleria sta facendo l’inventario per capire a quanto ammonta il furto. Non lontano da via Stabile, in piazzetta Bagnasco, stanotte alle 2 è stato assaltato il Vintage 70 Cafè.

“Caro ladro, mi permetto di darti del tu, visto che stanotte hai ben pensato di entrare nel mio bar e prenderti i nostri soldi. Chi mi conosce sa che non sono un violento, ma non ti nascondo che da stanotte, da quando mi ha chiamato la polizia per informarmi del malfatto, che non faccio altro che pensare a come sarebbe cambiata o finita, la mia vita (o la tua) se per qualche congettura astrale i nostri sguardi si fossero incrociati durante la tua visita – scrive il titolare Davide Cammarata su Facebook – Ed ho pensato anche, che la colpa non è solo tua, perché vivi in un paese che sa essere assai magnanimo con quelli che fanno il tuo mestiere, se ti va bene ti fai qualche giorno di galera e poi a casa, quindi, dici tu ed i colleghi tuoi, male che vada che mi possono fare?
Rimpiango la legge del taglione, arcaica ma assai attuale in una società dove non è permesso più di dormire tranquilli ne di guadagnarsi il pane onestamente, senza che qualcuno se ne appropri insolentemente (è un eufemismo). Ma non preoccuparti, il Vintage70Cafe apre anche oggi, con un sorriso più smagliante del solito, il sorriso di chi non si piega ne si spaventa ne, tanto meno, l’ha data mai vinta ad uno come te! In questo caso il titolare del locale ha quantificato in circa 2 mila euro, più svariate bottiglie di alcolici, il bottino dei ladri.

Ladri in azione in via De Gasperi

In via Alcide De Gasperi i ladri hanno portato via gli attrezzi da lavoro di un Coiffeur “Urban Style” circa mille euro il danno provocato all’artigiano.

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